Erstellt von Virginia Casali
vor fast 3 Jahre
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Frage | Antworten |
epidemiologia | studia la frequenza e la distribuzione delle malattie nelle popolazioni in rapporto all'ambiente e al tipo di vita con lo scopo ultimo di individuare i fattori che favoriscono l'insorgenza delle malattie |
popolazioni | insieme di unità che hanno uno o più attributi in comune |
frequenza e distribuzione | vengono poste delle domande per raccogliere informazioni e si cerca di identificare i fattori di rischio per attuare una manipolazione dei fattori e ridurre la frequenza di malattia |
fattori di rischio | sono i fattori che influenzano la comparsa di una malattia |
malattia infettiva | è causata da un agente infettivo o dai suoi prodotti tossici, e può essere trasmesso da una persona infetta, da un animale o da un altro serbatoio ed in modo diretto o indiretto |
instaurarsi di una malattia | dipende dal contatto tra individui di una popolazione |
rischio di malattia | legato alla sua prevalenza nella popolazione |
m.o | che albergano negli animali possono essere: -simbionti -commensali -patogeni |
definizioni m.o. | simbionti-> utili per l'organismo ospitante -commensali-> hanno attività di parassitismo -Patogeni-> determina l'evento morboso |
infezione | avviene quando l'agente inizia il processo di replicazione nell'ospite che può evolvere in malattia |
dose minima infettante | quantità minima di agente necessaria per cui si realizzi l'infezione, al dì sotto della dose le difese specifiche dell'ospite possono efficacemente inibire la capacità replicativa dell'agente ed impediscono l'instaurarsi dell'infezione |
periodo di incubazione | intervallo di tempo tra infezione e l'inizio del periodo di infettività; questo periodo varia da poche ore ad anno |
periodo di infettività | intervallo in cui l'individuo è infettante per altri individui |
fattori del periodo di infettività | tipo di malattia, agente, ospite |
ospite | viene esposto con un agente infettivo e può seguire la penetrazione dell'organismo nel corpo dell'animale e può dare un'infezione inapparente o asintomatica o clinica a cui può seguire una malattia infettiva manifesta |
agente infettivo | una volta penetrato può dare vita ad -infezione locale: una volta penetrato rimane confinato in un tessuto specifico -sistematica: l'infezione diffonde in diversi siti e fluidi tissutali |
Batterimia/viremia | presenza di un germe nel circolo sanguigno |
setticimia | intende la replicazione del germe nel circolo sanguigno |
triade epidemiologica | una malattia si verifica quando un agente in grado di causarla incontra un ospite recettivo in un ambiente che permette l'interazione tra agente ed ospite |
agente | è un m.o. in grado di penetrare in un ospite e danneggiarne i tessuti tramite la sua moltiplicazione o la liberazione di metaboliti o cataboliti |
caratteristiche agente eziologico | Contagiosità: capacità di trasmettere in modo diretto o indiretto da un ospite infetto Infettività: attitudine dell'agente a dar origine ad un'infezione Invasività: capacità dell'agente di diffondersi all'interno dell'ospite Virulenza: attitudine di sottopopolazioni di un'agente a provocare la malattia con caratteri diversi Patogenicità: capacità dell'agente di provocare una malattia di gravità variabile Stabilità: Spettro d'azione: |
caratteristiche ospite | Recettività-> potenzialità di un individuo ad ospitare un agente patogeno e permetterne lo sviluppo o la moltiplicazione è regolata da meccanismi genetici di interazione tra ospite e agente sesso età stato immunitario stress alimentazione |
Ambiente | modula gli eventi dell'infezione |
fattori dell'ambiente | -fattori biotici: animali, piante ecc -fattori abiotici: clima, microclima |
contatti efficaci | è l'efficienza dei contatti tra gli individui e da questa dipende l'infezione dell'individuo e la diffusione delle malattie |
fattori legati ai contatti efficaci | stabilità dell'agente, vie di escrezione, vie di secrezione, tipo e durata del contatto, caratteristiche ospite-ambiente |
fonti di infezione | fonti inanimate: aria, acqua, lettiera, foraggio, mungitrice, autoveicoli, strumenti sanitari fonti animate: artropodi, ematofagi, parassiti, animali domestici o selvatici |
serbatoio di infezione o reservoir | specie animale o microhabitat dove l'agente viene albergato anche nei periodi interepidemici |
trasmissioni | sono legate alle sedi in cui l'agente penetra nell'ospite (inalazione, accoppiamento, percutanea, iatrogena, contatto o per ingestione) |
malattie infettive | -clinica-> in base alla manifestazione clinica più comune o più importante -microbiologica->in base alle caratteristiche dell'agente causale -epidemiologica->in base alle caratteristiche epidemiologiche |
OMS | la salute come lo stato di completo benessere fisico, mentale e sociale e non semplice assenza di malattia |
malattia sub-clinica | è importante nello studio di epidemiologia perché caratterizzano la gravità della malattia in una popolazione, una frequenza elevata ha un impatto importante sulla produttività degli animali |
Fattori di rischio | -intrinseci: caratteristiche fisiche/fisiologiche dell'ospite o agente -estrinseci: ambiente, influenza dell'uomo. |
Epidemiologia veterinaria | studia le malattia, la produttività e il benessere animale a livello della popolazione - determina l'origine della malattia la cui causa è conosciuta -investiga le malattie con causa sconosciuta --acquisisce le informazioni dell'ecologia e storia naturale di una malattia -mette in atto il piano di controllo |
epidemiologia può essere | - descrittiva-> esamina la distribuzione della malattia in una popolazione, la distribuzione negli ospiti, nel tempo e nello spazio -Analitica-> testare un'ipotesi specifica su una malattia e presunte cause o fattori di rischio |
Ospite | la malattia può essere contagiosa, non contagiosa o specifica di uno strato della popolazione |
tempo | -epidemica: occorrenza più alta di quanto atteso in una popolazione, la popolazione può essere soggetta a uno o più fattori non presenti in precedenza. Se colpisce una piccola porzione (FOCOLAIO), se è molto diffusa (PANDEMIA) -Endemica: malattia che si stabilisce in una popolazione con frequenza attesa -Sporadica: singoli casi o cluster di una malattia normalmente non presente nell'area, pochi casi in un tempo limitato |
Spazio | diffusione delle malattie in aree diverse, le malattie tendono ad essere delimitate geograficamente, e cerca di comprendere le cause e le conseguenze dell'eterogeneità spaziale nelle malattie |
identificazione dei fattori | influenzano la comparsa e l'andamento delle malattie nelle popolazioni per attuare azioni di: -prevenzione -profilassi -controllo -eradicazione |
prevenzione | misure volte ad impedire l'entrata di una malattia in una popolazione sana e comprende misure mediche, normative, atteggiamenti sociali ed economiche |
Profilassi | insieme di provvedimenti atti a prevenire la diffusione delle malattie |
controllo | le misure volte a diminuire la frequenza di una malattia presente nella popolazione |
eradicazione | misure volte ad eliminare un agente patogeno da una popolazione o da un'area |
attività fondamentale | quantificare i casi di malattie nella popolazione e i fenomeni ad essa correlata perché ci permette di capire l'impatto della malattia sulla popolazione, i meccanismi di diffusione, la distribuzione e per valutare l'efficacia dei programmi di controllo |
tempo delle popolazioni in studio | il periodo di studio che è il tempo in cui è condotto lo studio il quale differisce dal periodo a rischio |
periodo a rischio | è il periodo in cui l'individuo può sviluppare la malattia d'interesse |
le misure delle malattie | -Conteggio: n° assoluto dei casi che non consente di valutare l'importanza sanitaria di una malattia né il fondamento temporale nella sua evoluzione, se si guardano i numeri assoluti non è possibile fare confronti |
esprimere la malattia | n° dei casi osservati/ n° dei soggetti che compongono la popolazione di riferimento quindi si usano le misure relative |
misure relative | -rapporti (ratio)= relazione N/D dove il primo non è incluso nel secondo -proporzioni= relazione N/D dove il primo è incluso nel secondo -tassi (rate)= proporzione in cui il fattore Tempo è incluso in uno degli elementi |
campione | di solito le misure vengono effettuate su una parte del campione e l'obiettivo è quello di applicare i risultati dello studio all'intera popolazione quindi fare inferenza |
morbosità | è la quantità di malattia presente nella popolazione (una proporzione di animali ammalati) quindi la probabilità di presentare la malattia |
misure di frequenza più usate | - prevalenza= proporzione dei soggetti della popolazione a rischio che sono infetti in un momento preciso nel tempo -incidenza= nuovi casi di infezione nella popolazione a rischio durante un tempo di osservazione definito |
Prevalenza | P= n° casi / totale della popolazione a rischio Dà una descrizione dello stato sanitario di una popolazione in un determinato tempo; ma non mi dà indicazioni importanti come: velocità di comparse dei nuovi casi, né quando si è ammalato |
fattori che aumentano la prevalenza | Maggior durata della malattia, prolungamento vita, pazienti senza guarigione, aumento incidenza, miglioramento diagnosi |
fattori che diminuiscono la prevalenza | minor durata malattia, elevato tasso di letalità per la malattia, diminuzione incidenza, immigrazione di soggetti sani, emigrazione di casi, miglioramento tasso di guarigione |
Incidenza | misura la frequenza con la quale un certo evento si verifica in una popolazione in un determinato tempo e quantifica il n° dei nuovi casi indipendentemente a quanto dura la malattia |
due tipi di incidenza | 1. cumulativa: tutte le unità sono seguite per lo stesso tempo si usa in una popolazione chiusa, è la porzione della popolazione a rischio che è andata incontro alla malattia durante il tempo di osservazione n° nuovi casi/ n° a rischio all'inizio del periodo 2. densità d'incidenza: unità seguite per tempi diversi usata in popolazione aperta nuovi casi nel periodo di tempo/ somma dei tempi a rischio di tutti gli individui |
tasso d'attacco | altra misura di frequenza n°nuovi casi/ popolazione a rischio all'inizio della studio è un tipo particolare di incidenza ed è usato come misura del rischio durante dei focolai di malattia a sorgente comune, il periodo di esposizione al determinante è di durata limitata |
Mortalità | proporzione di animali che vengono a morte in una popolazione in un periodo di tempo morti/animali a rischio può essere cruda o grezza per qualsiasi causa specifica per causa: determinata da una malattia specifica |
Fatalità (letalità) | proporzione di animali morti per una certa malattia in un periodo sul totale dei casi osservati nello stesso periodo di tempo, misura della capacità di uccidere di una malattia, morti/animali ammalati |
survey | vengono eseguite al posto del censimento, si esamina un campione e lo studio è utile per la conoscenza di una popolazione tramite cui otteniamo informazioni sui parametri validi con risparmio di energie, ci dà informazioni sulla generalizzazione con un grado di incertezza |
inferenza | generalizzazione dei risultati ottenuti in un campione |
campionamento | vengono usati diversi elementi: Unità di studio variabile popolazione bersaglio campione |
campionamento | -epidemiologia descrittiva:Descrive gli attributi della popolazione applicata per lo studio di frequenza delle malattie, parametri produttivi -epidemiologia analitica:testa un’ipotesi riguardante l’associazione tra un evento ed un fattore d’esposizione nella popolazione per l’associazione fra fattori di rischio e malattie |
studio su basa campionaria | non si otterranno mai dei risultati applicabili con certezza a tutta la popolazione perché il processo di inferenza è soggetto ad errore quindi avremmo una differenza fra la stima ed il valore reale del parametro |
stima | nella stima di un parametro della popolazione bersaglio si effettuerà un errore |
Errore | 1. Sistematico: selezione viziata del campione, è un errore di metodo. La popolazione da cui si seleziona il campione non corrisponde alla popolazione bersaglio 2. Statistico: precisione della stima, questo dipende dalla dimensione del campione e diminuisce con l’aumentare della dimensione del campione |
selezione | 1. non probabilistico-> non si basa sulla casualità quindi è programmato-> ricercatore sceglie un campione rappresentativo 2. volontario e probabilistico-> principio base la casualità |
probabilistico | -Campionamento casuale semplice (ogni soggetto ha la stessa probabilità di essere incluso nel campione, metodo ottimale e riduce l'errore sistematico -casuale sistematico prima unità scelta casualmente e seguita da una selezione ad intervalli regolari -campionamento casuale stratificato: popolazione divisa in "strati" in base a fattori che possono influenzare il carattere in studio e si esegue un campionamento casuale -Campionamenti a gruppi-> serve per stimare un parametro in individui raggruppati in allevamenti, recinti, cucciolate, si seleziona un campione di gruppi e si esaminano tutti gli individui nei gruppi -campionamento multistadio campionamento a gruppi in cui avviene anche nel gruppo |
campionamento casuale stratificato | -proporzionale: il n° di soggetti campionati è proporzionale al n° totale dei soggetti nello strato -non proporzionale gli strati non sono rappresentati ugualmente nel campione |
precisione della stima | dipende: caratteristiche dei soggetti nel campione e dal numero dei soggetti nel campione, |
intervallo di confidenza o intervallo fiduciale | indica i limiti all’interno dei quali si ha una confidenza in cui vi sia compreso il valore reale della popolazione target; questo intervallo fornisce le informazioni riguardo alla precisione dei valori del parametro studiato, che sono ottenuti attraverso lo studio di un campione, misura quanto è buona la mia stima e la sua ampiezza varia a seconda della dimensione del campione |
intervallo di confidenza | • Ampio->non siamo molto sicuri del punto in cui si trova il “vero” valore della popolazione • Stretto->siamo abbastanza sicuri che il valore trovato sia vicino al valore vero della popolazione stima più sicura |
stima di prevalenza del campione le dimensione scelta in base | • Prevalenza attesa di malattia= %P • Precisione desiderata (errore accettato)= ampiezza CI tra il 5-10% • Sicurezza, il livello di confidenza 90-95% |
formula dimensione del campione | |
malattie monofattoriali | rare si realizzano solo se esiste una causa molto forte detta causa sufficiente che da sola è in grado di determinare l'evento |
Fattori di rischio | -Agente patogeno -Variazione di suscettibilità dell'ospite -Fattori naturali e zootecnici |
Ipotesi | se si osserva solo una possibile associazione e l'ipotesi è di valutare con lo studio epidemiologico |
associazione | valutare: sequenza temporale forza dell'associazione significatività statistica Gradiente biologico Plausibilità e coerenza |
studi epidemiologici | studi trasversali retrospettivi prospettivi |
tabella doppia entrata o di contingenza | si descrivono le osservazioni e si studia la distribuzione di una malattia che dipende in maniera condizionata |
misure si associazione | si misura la grandezza o forza di associazione tra un fattori di rischio e il problema di misura Odds ratio rischio relativo |
due studi epidemiologici | dividono in base alla manipolazione: -Sperimentali -Osservazionali |
Osservazionali | usati per stimare la frequenza di malattia e per identificare i determinanti della malattia |
Trasversali (Cross-section) | sono i più semplici, popolazione target si sceglie il campione rappresentativo e dopo tot. tempo si andrà a controllare quanti animali malati esposti, non esposti, sani esposti e sani non esposti. Il campionamento sulla popolazione a rischio avviene senza seguirla nel tempo ed in un determinato periodo di tipo si farà una foto della popolazione e si valuta contemporaneamente se gli individui sono esposti ad uno o più fattori |
trasversali possiamo stimare | prevalenza della malattia, del fattore di esposizione in studio, proporzione di esposti al fattore tra gli ammalati e quella dei non ammalati |
studio caso-controllo | si parte dalla constatazione degli effetti, ossia che sia presente la malattia e poi si cercano i fattori indietro nel tempo ed è detto anche studio retrospettivo; si ha la selezione di individui sulla base dell'evento e ci sono unità andate incontro a malattia detti casi |
studio di coorte | soggetti sani, esposti e non al FR, seguiti nel tempo si ha la registrazione dei casi, calcolo dell'incidenza in esposti e non, si ha il confronto tra le due incidenze per ottenere un rischio relativo (RR) |
Rischio relativo | misura di associazione tra un fattore di rischio e una malattia che risulta dal rapporto tra le incidenze della popolazione esposta e fattore di rischio e una malattia che risulta dal rapporto tra le incidenze della popolazione esposta e non esposta RR-> a:a+b /c:c+d |
analisi statistiche | 1. Test di Ho 2.Valutare l'intervallo di confidenza |
Test H0 | valuta la probabilità di ottenere i dati osservati per solo caso, se è inferiore alla soglia concludiamo che l'associazione non è dovuto al cosa |
valutare l'intervallo di confidenza | l'errore casuale può essere espresso come intervallo di confidenza di una misura di associazione |
confondimento | FR associato sia con la malattia che un altro FR, apparente associazione tra esposizione e malattia; può essere eliminato per campionamento stratificato e per analisi stratificata |
interazione | effetto combinato di vari fattori che influenzano il rischio di malattia |
Test | procedimento per il quale siamo in grado di rilevare o quantificare segni, sostanze, cambiamenti o risposte per contesto clinico si intende la presenza/assenza della malattia e i passi successivi |
test di screening | in animali sani per individuare la sieroprevalenza di una malattia, malattie subcliniche, presenza di un agente infettivo; gli animali positivi possono essere testati ulteriormente |
test diagnostico | usato per confermare o classificare una malattia, sono usati per indicare un trattamento per aiutare nella prognosi di una malattia clinica |
Gold standard | è un test o procedura accurata che è in grado di diagnosticare tutti i casi della malattia di nostro interesse e di non effettuare diagnosi sbagliate |
qualità test | Accuratezza: capacità di fornire una vera misura della sostanza, senza sovrastimare o sottostimare Precisione: indica quanto una stessa misura ripetuta più volte sullo stesso oggetto fornisce il medesimo risultato |
test diagnostici | imperfetti e lo sono anche i risultati che possono dare anche dei falsi negativi o dei falsi positivi |
Sensibilità Specificità | -sensibilità: capacità di identificare correttamente gli animali infetti -specificità: capacità di classificare correttamente i non infetti, definita la proporzione dei non infetti che sono negativi al test |
i test possono essere | 1. qualitativo: dà risultato dicotomo 2.quantitativo: il risultato sarà su scala continua |
cut-off | è un valore scelto per restituire il risultato in modo dicotomo, il problema è che si può andare incontro ad una sovrapposizione tra animali sani e malati nel risultato del test |
bias | misura la deviazione sistematica dal vero stato clinico |
settazione del cut-off | viene scelto in base al miglior compromesso tra specificità e sensibilità -Basso cut-off-> voglio trovare tutti i soggetti infetti ( tra i soggetti + possono esserci dei sani, abbasso la Sp) -Alto cut-off-> voglio trovare tutti i soggetti sani (tra i soggetti classificati come sani possono esserci degli infetti si abbassa la Se) |
Training sample | dati del produttore anche qui interviene il caso perchè bisogna avere una variazione intorno ai valori in base alle caratteristiche degli individui, quindi si calcola l'intervallo di confidenza al 95% per avere la precisione della stima |
la sensibilità e specificità | calcolate in Win epi, può avere falsi negativi o positivi Falsi positivi (animali sani): reazioni crociate con agenti che hanno antigeni simili, reazioni aspecifiche, errori di laboratorio i falsi positivi aumentano aumentando la Se del test -falsi negativi (infetti) immunotolleranza, inibizione,immunosoppressione i falsi negativi aumentano aumentando la Sp del test |
valore predittivo | probabilità che l'animale abbia o meno la malattia, in base al risultato del test scelto - + probabilità che un animale + al test abbia effettivamente la malattia - (-): probabilità che un animale - al test sia effettivamente sano |
test multipli | hanno diversi impieghi: -test in parallelo: sono eseguiti contemporaneamente su tutti gli animali, considero l'animale sano solo se negativo a entrambi i test ed è considerato malato se positivo al primo, al secondo o ad entrambi i test (aumenta la Se ma diminuisce ka Sp) -Test in serie: esamino la popolazione di interesse con un primo test ed eseguo un secondo test solo sugli animali risultati al primo solo i positivi ad entrambi i test sono considerati infetti |
indice di concordanza | per conoscere la corrispondenza dei risultati ottenuti da test diversi, problema statistico una parte dei risultati dei due test saranno gli stessi |
malattie possono essere | -contagiosa: agente può essere trasferito per via naturale da un individuo all'altro -non contagiosa: agente è trasferito attraverso un mezzo per via indiretta o in particolare circostanza |
epidemia può essere | - a sorgente comune: tutte quelle in cui la causa propagativa è comune -a propagazione: è dovuta ad un agente escreto inizialmente da un caso primario o da più casi primari e si propaga nel tempo in individui recettivi che costituiscono i casi secondari |
tasso di trasmissione | n° di trasmissioni o contatti efficaci x infettivo x unità di tempo |
trasmissioni per popolazioni suscettibili | C= beta x I Beta=numero di contatti efficaci i=individui infetti ed infettanti per una popolazione in parte suscettibili: C= beta x I x S/N |
rapporto produttivo di base dell'infezione | abilità di una malattia infettiva di diffondersi, numero medio di nuovi casi che originano da un infetto in una popolazione interamente suscettibile R0= beta X D D=durata dell'infettività |
infezione | scompare se R<1 diventa endemica =1 diventa epidemica >1 |
curva epidemica | curva che fa vedere il numero dei casi ed il tempo di malattia, le curve vengono molto usate per capire che tipo di esposizione è avvenuta, il momento di esposizione ed il tipo di contagio, la forma dipende: -periodo di incubazione della malattia -infettività dell'agente -proporzione degli individui suscettibile nella popolazione -distanza tra individui |
modello Reed-Frost | è uno dei modelli matematici, è un modello base che considera i tre gruppi che compongono la popolazione: 1. Infetti 2.Suscettibili 3.Immuni |
soglia Kendall | è il livello soglia che indica che l'epidemia per iniziare necessità di una certa densità di animali suscettibili, è la densità minima di animali suscettibili necessaria per permettere l'inizio di una epidemia che si trasmette via contatto |
controllo dei suscettibili | Riduzione dei suscettibili (vaccinazione, abbattimento preventivo) riduzione degli infetti e della durata dell'infettività riduzione dei contatti infettanti |
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