epidemiologia

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7 Microbiologia Karteikarten am epidemiologia, erstellt von Virginia Casali am 13/02/2022.
Virginia Casali
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epidemiologia studia la frequenza e la distribuzione delle malattie nelle popolazioni in rapporto all'ambiente e al tipo di vita con lo scopo ultimo di individuare i fattori che favoriscono l'insorgenza delle malattie
popolazioni insieme di unità che hanno uno o più attributi in comune
frequenza e distribuzione vengono poste delle domande per raccogliere informazioni e si cerca di identificare i fattori di rischio per attuare una manipolazione dei fattori e ridurre la frequenza di malattia
fattori di rischio sono i fattori che influenzano la comparsa di una malattia
malattia infettiva è causata da un agente infettivo o dai suoi prodotti tossici, e può essere trasmesso da una persona infetta, da un animale o da un altro serbatoio ed in modo diretto o indiretto
instaurarsi di una malattia dipende dal contatto tra individui di una popolazione
rischio di malattia legato alla sua prevalenza nella popolazione
m.o che albergano negli animali possono essere: -simbionti -commensali -patogeni
definizioni m.o. simbionti-> utili per l'organismo ospitante -commensali-> hanno attività di parassitismo -Patogeni-> determina l'evento morboso
infezione avviene quando l'agente inizia il processo di replicazione nell'ospite che può evolvere in malattia
dose minima infettante quantità minima di agente necessaria per cui si realizzi l'infezione, al dì sotto della dose le difese specifiche dell'ospite possono efficacemente inibire la capacità replicativa dell'agente ed impediscono l'instaurarsi dell'infezione
periodo di incubazione intervallo di tempo tra infezione e l'inizio del periodo di infettività; questo periodo varia da poche ore ad anno
periodo di infettività intervallo in cui l'individuo è infettante per altri individui
fattori del periodo di infettività tipo di malattia, agente, ospite
ospite viene esposto con un agente infettivo e può seguire la penetrazione dell'organismo nel corpo dell'animale e può dare un'infezione inapparente o asintomatica o clinica a cui può seguire una malattia infettiva manifesta
agente infettivo una volta penetrato può dare vita ad -infezione locale: una volta penetrato rimane confinato in un tessuto specifico -sistematica: l'infezione diffonde in diversi siti e fluidi tissutali
Batterimia/viremia presenza di un germe nel circolo sanguigno
setticimia intende la replicazione del germe nel circolo sanguigno
triade epidemiologica una malattia si verifica quando un agente in grado di causarla incontra un ospite recettivo in un ambiente che permette l'interazione tra agente ed ospite
agente è un m.o. in grado di penetrare in un ospite e danneggiarne i tessuti tramite la sua moltiplicazione o la liberazione di metaboliti o cataboliti
caratteristiche agente eziologico Contagiosità: capacità di trasmettere in modo diretto o indiretto da un ospite infetto Infettività: attitudine dell'agente a dar origine ad un'infezione Invasività: capacità dell'agente di diffondersi all'interno dell'ospite Virulenza: attitudine di sottopopolazioni di un'agente a provocare la malattia con caratteri diversi Patogenicità: capacità dell'agente di provocare una malattia di gravità variabile Stabilità: Spettro d'azione:
caratteristiche ospite Recettività-> potenzialità di un individuo ad ospitare un agente patogeno e permetterne lo sviluppo o la moltiplicazione è regolata da meccanismi genetici di interazione tra ospite e agente sesso età stato immunitario stress alimentazione
Ambiente modula gli eventi dell'infezione
fattori dell'ambiente -fattori biotici: animali, piante ecc -fattori abiotici: clima, microclima
contatti efficaci è l'efficienza dei contatti tra gli individui e da questa dipende l'infezione dell'individuo e la diffusione delle malattie
fattori legati ai contatti efficaci stabilità dell'agente, vie di escrezione, vie di secrezione, tipo e durata del contatto, caratteristiche ospite-ambiente
fonti di infezione fonti inanimate: aria, acqua, lettiera, foraggio, mungitrice, autoveicoli, strumenti sanitari fonti animate: artropodi, ematofagi, parassiti, animali domestici o selvatici
serbatoio di infezione o reservoir specie animale o microhabitat dove l'agente viene albergato anche nei periodi interepidemici
trasmissioni sono legate alle sedi in cui l'agente penetra nell'ospite (inalazione, accoppiamento, percutanea, iatrogena, contatto o per ingestione)
malattie infettive -clinica-> in base alla manifestazione clinica più comune o più importante -microbiologica->in base alle caratteristiche dell'agente causale -epidemiologica->in base alle caratteristiche epidemiologiche
OMS la salute come lo stato di completo benessere fisico, mentale e sociale e non semplice assenza di malattia
malattia sub-clinica è importante nello studio di epidemiologia perché caratterizzano la gravità della malattia in una popolazione, una frequenza elevata ha un impatto importante sulla produttività degli animali
Fattori di rischio -intrinseci: caratteristiche fisiche/fisiologiche dell'ospite o agente -estrinseci: ambiente, influenza dell'uomo.
Epidemiologia veterinaria studia le malattia, la produttività e il benessere animale a livello della popolazione - determina l'origine della malattia la cui causa è conosciuta -investiga le malattie con causa sconosciuta --acquisisce le informazioni dell'ecologia e storia naturale di una malattia -mette in atto il piano di controllo
epidemiologia può essere - descrittiva-> esamina la distribuzione della malattia in una popolazione, la distribuzione negli ospiti, nel tempo e nello spazio -Analitica-> testare un'ipotesi specifica su una malattia e presunte cause o fattori di rischio
Ospite la malattia può essere contagiosa, non contagiosa o specifica di uno strato della popolazione
tempo -epidemica: occorrenza più alta di quanto atteso in una popolazione, la popolazione può essere soggetta a uno o più fattori non presenti in precedenza. Se colpisce una piccola porzione (FOCOLAIO), se è molto diffusa (PANDEMIA) -Endemica: malattia che si stabilisce in una popolazione con frequenza attesa -Sporadica: singoli casi o cluster di una malattia normalmente non presente nell'area, pochi casi in un tempo limitato
Spazio diffusione delle malattie in aree diverse, le malattie tendono ad essere delimitate geograficamente, e cerca di comprendere le cause e le conseguenze dell'eterogeneità spaziale nelle malattie
identificazione dei fattori influenzano la comparsa e l'andamento delle malattie nelle popolazioni per attuare azioni di: -prevenzione -profilassi -controllo -eradicazione
prevenzione misure volte ad impedire l'entrata di una malattia in una popolazione sana e comprende misure mediche, normative, atteggiamenti sociali ed economiche
Profilassi insieme di provvedimenti atti a prevenire la diffusione delle malattie
controllo le misure volte a diminuire la frequenza di una malattia presente nella popolazione
eradicazione misure volte ad eliminare un agente patogeno da una popolazione o da un'area
attività fondamentale quantificare i casi di malattie nella popolazione e i fenomeni ad essa correlata perché ci permette di capire l'impatto della malattia sulla popolazione, i meccanismi di diffusione, la distribuzione e per valutare l'efficacia dei programmi di controllo
tempo delle popolazioni in studio il periodo di studio che è il tempo in cui è condotto lo studio il quale differisce dal periodo a rischio
periodo a rischio è il periodo in cui l'individuo può sviluppare la malattia d'interesse
le misure delle malattie -Conteggio: n° assoluto dei casi che non consente di valutare l'importanza sanitaria di una malattia né il fondamento temporale nella sua evoluzione, se si guardano i numeri assoluti non è possibile fare confronti
esprimere la malattia n° dei casi osservati/ n° dei soggetti che compongono la popolazione di riferimento quindi si usano le misure relative
misure relative -rapporti (ratio)= relazione N/D dove il primo non è incluso nel secondo -proporzioni= relazione N/D dove il primo è incluso nel secondo -tassi (rate)= proporzione in cui il fattore Tempo è incluso in uno degli elementi
campione di solito le misure vengono effettuate su una parte del campione e l'obiettivo è quello di applicare i risultati dello studio all'intera popolazione quindi fare inferenza
morbosità è la quantità di malattia presente nella popolazione (una proporzione di animali ammalati) quindi la probabilità di presentare la malattia
misure di frequenza più usate - prevalenza= proporzione dei soggetti della popolazione a rischio che sono infetti in un momento preciso nel tempo -incidenza= nuovi casi di infezione nella popolazione a rischio durante un tempo di osservazione definito
Prevalenza P= n° casi / totale della popolazione a rischio Dà una descrizione dello stato sanitario di una popolazione in un determinato tempo; ma non mi dà indicazioni importanti come: velocità di comparse dei nuovi casi, né quando si è ammalato
fattori che aumentano la prevalenza Maggior durata della malattia, prolungamento vita, pazienti senza guarigione, aumento incidenza, miglioramento diagnosi
fattori che diminuiscono la prevalenza minor durata malattia, elevato tasso di letalità per la malattia, diminuzione incidenza, immigrazione di soggetti sani, emigrazione di casi, miglioramento tasso di guarigione
Incidenza misura la frequenza con la quale un certo evento si verifica in una popolazione in un determinato tempo e quantifica il n° dei nuovi casi indipendentemente a quanto dura la malattia
due tipi di incidenza 1. cumulativa: tutte le unità sono seguite per lo stesso tempo si usa in una popolazione chiusa, è la porzione della popolazione a rischio che è andata incontro alla malattia durante il tempo di osservazione n° nuovi casi/ n° a rischio all'inizio del periodo 2. densità d'incidenza: unità seguite per tempi diversi usata in popolazione aperta nuovi casi nel periodo di tempo/ somma dei tempi a rischio di tutti gli individui
tasso d'attacco altra misura di frequenza n°nuovi casi/ popolazione a rischio all'inizio della studio è un tipo particolare di incidenza ed è usato come misura del rischio durante dei focolai di malattia a sorgente comune, il periodo di esposizione al determinante è di durata limitata
Mortalità proporzione di animali che vengono a morte in una popolazione in un periodo di tempo morti/animali a rischio può essere cruda o grezza per qualsiasi causa specifica per causa: determinata da una malattia specifica
Fatalità (letalità) proporzione di animali morti per una certa malattia in un periodo sul totale dei casi osservati nello stesso periodo di tempo, misura della capacità di uccidere di una malattia, morti/animali ammalati
survey vengono eseguite al posto del censimento, si esamina un campione e lo studio è utile per la conoscenza di una popolazione tramite cui otteniamo informazioni sui parametri validi con risparmio di energie, ci dà informazioni sulla generalizzazione con un grado di incertezza
inferenza generalizzazione dei risultati ottenuti in un campione
campionamento vengono usati diversi elementi: Unità di studio variabile popolazione bersaglio campione
campionamento -epidemiologia descrittiva:Descrive gli attributi della popolazione applicata per lo studio di frequenza delle malattie, parametri produttivi -epidemiologia analitica:testa un’ipotesi riguardante l’associazione tra un evento ed un fattore d’esposizione nella popolazione per l’associazione fra fattori di rischio e malattie
studio su basa campionaria non si otterranno mai dei risultati applicabili con certezza a tutta la popolazione perché il processo di inferenza è soggetto ad errore quindi avremmo una differenza fra la stima ed il valore reale del parametro
stima nella stima di un parametro della popolazione bersaglio si effettuerà un errore
Errore 1. Sistematico: selezione viziata del campione, è un errore di metodo. La popolazione da cui si seleziona il campione non corrisponde alla popolazione bersaglio 2. Statistico: precisione della stima, questo dipende dalla dimensione del campione e diminuisce con l’aumentare della dimensione del campione
selezione 1. non probabilistico-> non si basa sulla casualità quindi è programmato-> ricercatore sceglie un campione rappresentativo 2. volontario e probabilistico-> principio base la casualità
probabilistico -Campionamento casuale semplice (ogni soggetto ha la stessa probabilità di essere incluso nel campione, metodo ottimale e riduce l'errore sistematico -casuale sistematico prima unità scelta casualmente e seguita da una selezione ad intervalli regolari -campionamento casuale stratificato: popolazione divisa in "strati" in base a fattori che possono influenzare il carattere in studio e si esegue un campionamento casuale -Campionamenti a gruppi-> serve per stimare un parametro in individui raggruppati in allevamenti, recinti, cucciolate, si seleziona un campione di gruppi e si esaminano tutti gli individui nei gruppi -campionamento multistadio campionamento a gruppi in cui avviene anche nel gruppo
campionamento casuale stratificato -proporzionale: il n° di soggetti campionati è proporzionale al n° totale dei soggetti nello strato -non proporzionale gli strati non sono rappresentati ugualmente nel campione
precisione della stima dipende: caratteristiche dei soggetti nel campione e dal numero dei soggetti nel campione,
intervallo di confidenza o intervallo fiduciale indica i limiti all’interno dei quali si ha una confidenza in cui vi sia compreso il valore reale della popolazione target; questo intervallo fornisce le informazioni riguardo alla precisione dei valori del parametro studiato, che sono ottenuti attraverso lo studio di un campione, misura quanto è buona la mia stima e la sua ampiezza varia a seconda della dimensione del campione
intervallo di confidenza • Ampio->non siamo molto sicuri del punto in cui si trova il “vero” valore della popolazione • Stretto->siamo abbastanza sicuri che il valore trovato sia vicino al valore vero della popolazione stima più sicura
stima di prevalenza del campione le dimensione scelta in base • Prevalenza attesa di malattia= %P • Precisione desiderata (errore accettato)= ampiezza CI tra il 5-10% • Sicurezza, il livello di confidenza 90-95%
formula dimensione del campione
malattie monofattoriali rare si realizzano solo se esiste una causa molto forte detta causa sufficiente che da sola è in grado di determinare l'evento
Fattori di rischio -Agente patogeno -Variazione di suscettibilità dell'ospite -Fattori naturali e zootecnici
Ipotesi se si osserva solo una possibile associazione e l'ipotesi è di valutare con lo studio epidemiologico
associazione valutare: sequenza temporale forza dell'associazione significatività statistica Gradiente biologico Plausibilità e coerenza
studi epidemiologici studi trasversali retrospettivi prospettivi
tabella doppia entrata o di contingenza si descrivono le osservazioni e si studia la distribuzione di una malattia che dipende in maniera condizionata
misure si associazione si misura la grandezza o forza di associazione tra un fattori di rischio e il problema di misura Odds ratio rischio relativo
due studi epidemiologici dividono in base alla manipolazione: -Sperimentali -Osservazionali
Osservazionali usati per stimare la frequenza di malattia e per identificare i determinanti della malattia
Trasversali (Cross-section) sono i più semplici, popolazione target si sceglie il campione rappresentativo e dopo tot. tempo si andrà a controllare quanti animali malati esposti, non esposti, sani esposti e sani non esposti. Il campionamento sulla popolazione a rischio avviene senza seguirla nel tempo ed in un determinato periodo di tipo si farà una foto della popolazione e si valuta contemporaneamente se gli individui sono esposti ad uno o più fattori
trasversali possiamo stimare prevalenza della malattia, del fattore di esposizione in studio, proporzione di esposti al fattore tra gli ammalati e quella dei non ammalati
studio caso-controllo si parte dalla constatazione degli effetti, ossia che sia presente la malattia e poi si cercano i fattori indietro nel tempo ed è detto anche studio retrospettivo; si ha la selezione di individui sulla base dell'evento e ci sono unità andate incontro a malattia detti casi
studio di coorte soggetti sani, esposti e non al FR, seguiti nel tempo si ha la registrazione dei casi, calcolo dell'incidenza in esposti e non, si ha il confronto tra le due incidenze per ottenere un rischio relativo (RR)
Rischio relativo misura di associazione tra un fattore di rischio e una malattia che risulta dal rapporto tra le incidenze della popolazione esposta e fattore di rischio e una malattia che risulta dal rapporto tra le incidenze della popolazione esposta e non esposta RR-> a:a+b /c:c+d
analisi statistiche 1. Test di Ho 2.Valutare l'intervallo di confidenza
Test H0 valuta la probabilità di ottenere i dati osservati per solo caso, se è inferiore alla soglia concludiamo che l'associazione non è dovuto al cosa
valutare l'intervallo di confidenza l'errore casuale può essere espresso come intervallo di confidenza di una misura di associazione
confondimento FR associato sia con la malattia che un altro FR, apparente associazione tra esposizione e malattia; può essere eliminato per campionamento stratificato e per analisi stratificata
interazione effetto combinato di vari fattori che influenzano il rischio di malattia
Test procedimento per il quale siamo in grado di rilevare o quantificare segni, sostanze, cambiamenti o risposte per contesto clinico si intende la presenza/assenza della malattia e i passi successivi
test di screening in animali sani per individuare la sieroprevalenza di una malattia, malattie subcliniche, presenza di un agente infettivo; gli animali positivi possono essere testati ulteriormente
test diagnostico usato per confermare o classificare una malattia, sono usati per indicare un trattamento per aiutare nella prognosi di una malattia clinica
Gold standard è un test o procedura accurata che è in grado di diagnosticare tutti i casi della malattia di nostro interesse e di non effettuare diagnosi sbagliate
qualità test Accuratezza: capacità di fornire una vera misura della sostanza, senza sovrastimare o sottostimare Precisione: indica quanto una stessa misura ripetuta più volte sullo stesso oggetto fornisce il medesimo risultato
test diagnostici imperfetti e lo sono anche i risultati che possono dare anche dei falsi negativi o dei falsi positivi
Sensibilità Specificità -sensibilità: capacità di identificare correttamente gli animali infetti -specificità: capacità di classificare correttamente i non infetti, definita la proporzione dei non infetti che sono negativi al test
i test possono essere 1. qualitativo: dà risultato dicotomo 2.quantitativo: il risultato sarà su scala continua
cut-off è un valore scelto per restituire il risultato in modo dicotomo, il problema è che si può andare incontro ad una sovrapposizione tra animali sani e malati nel risultato del test
bias misura la deviazione sistematica dal vero stato clinico
settazione del cut-off viene scelto in base al miglior compromesso tra specificità e sensibilità -Basso cut-off-> voglio trovare tutti i soggetti infetti ( tra i soggetti + possono esserci dei sani, abbasso la Sp) -Alto cut-off-> voglio trovare tutti i soggetti sani (tra i soggetti classificati come sani possono esserci degli infetti si abbassa la Se)
Training sample dati del produttore anche qui interviene il caso perchè bisogna avere una variazione intorno ai valori in base alle caratteristiche degli individui, quindi si calcola l'intervallo di confidenza al 95% per avere la precisione della stima
la sensibilità e specificità calcolate in Win epi, può avere falsi negativi o positivi Falsi positivi (animali sani): reazioni crociate con agenti che hanno antigeni simili, reazioni aspecifiche, errori di laboratorio i falsi positivi aumentano aumentando la Se del test -falsi negativi (infetti) immunotolleranza, inibizione,immunosoppressione i falsi negativi aumentano aumentando la Sp del test
valore predittivo probabilità che l'animale abbia o meno la malattia, in base al risultato del test scelto - + probabilità che un animale + al test abbia effettivamente la malattia - (-): probabilità che un animale - al test sia effettivamente sano
test multipli hanno diversi impieghi: -test in parallelo: sono eseguiti contemporaneamente su tutti gli animali, considero l'animale sano solo se negativo a entrambi i test ed è considerato malato se positivo al primo, al secondo o ad entrambi i test (aumenta la Se ma diminuisce ka Sp) -Test in serie: esamino la popolazione di interesse con un primo test ed eseguo un secondo test solo sugli animali risultati al primo solo i positivi ad entrambi i test sono considerati infetti
indice di concordanza per conoscere la corrispondenza dei risultati ottenuti da test diversi, problema statistico una parte dei risultati dei due test saranno gli stessi
malattie possono essere -contagiosa: agente può essere trasferito per via naturale da un individuo all'altro -non contagiosa: agente è trasferito attraverso un mezzo per via indiretta o in particolare circostanza
epidemia può essere - a sorgente comune: tutte quelle in cui la causa propagativa è comune -a propagazione: è dovuta ad un agente escreto inizialmente da un caso primario o da più casi primari e si propaga nel tempo in individui recettivi che costituiscono i casi secondari
tasso di trasmissione n° di trasmissioni o contatti efficaci x infettivo x unità di tempo
trasmissioni per popolazioni suscettibili C= beta x I Beta=numero di contatti efficaci i=individui infetti ed infettanti per una popolazione in parte suscettibili: C= beta x I x S/N
rapporto produttivo di base dell'infezione abilità di una malattia infettiva di diffondersi, numero medio di nuovi casi che originano da un infetto in una popolazione interamente suscettibile R0= beta X D D=durata dell'infettività
infezione scompare se R<1 diventa endemica =1 diventa epidemica >1
curva epidemica curva che fa vedere il numero dei casi ed il tempo di malattia, le curve vengono molto usate per capire che tipo di esposizione è avvenuta, il momento di esposizione ed il tipo di contagio, la forma dipende: -periodo di incubazione della malattia -infettività dell'agente -proporzione degli individui suscettibile nella popolazione -distanza tra individui
modello Reed-Frost è uno dei modelli matematici, è un modello base che considera i tre gruppi che compongono la popolazione: 1. Infetti 2.Suscettibili 3.Immuni
soglia Kendall è il livello soglia che indica che l'epidemia per iniziare necessità di una certa densità di animali suscettibili, è la densità minima di animali suscettibili necessaria per permettere l'inizio di una epidemia che si trasmette via contatto
controllo dei suscettibili Riduzione dei suscettibili (vaccinazione, abbattimento preventivo) riduzione degli infetti e della durata dell'infettività riduzione dei contatti infettanti
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