Sensazione e Percezione

SENSAZIONE
1. Termini che viene utilizzato per indicare sia l'esperienza soggettiva associata ad uno stimolo fisico (suono, luce) sia le fasi iniziali dei processi con cui gli organi di senso e le vie neurali recepiscono l'informazione contenuta nello stimolo. Sensazione è l'informazione basilare, non elaborata che si presenta agli organi di senso. è la consapevolezza della stimolazione di un organo di senso.
2. Definita come esperienza soggettiva associata a uno o più stimoli fisici ed è legata alle fase iniziali dei processi con cui gli organi di senso percepiscono l’info. Soggettiva non elaborata.
PERCEZIONE
1. Complesso processo per mezzo del quale riconosciamo, organizziamo e diamo un senso alla molteplicità di sensazioni che derivano dagli stimoli ambientali. In questo processo le informazioni, provenienti dagli stimoli, devono essere codificate e trasformate internamente prima di poter comprendere cosa ci sia all'esterno.
2. Processo complesso che non registra ma codifica le info recepite. Fenomenica.
3. Processo Primario e Secondario
  1. L'immagine del mondo che si forma nella nostra mente non coincide del tutto col mondo reale, nè con quanto vieni inviato dall'occhio al cervello. Pertanto il mondo, per come lo percepiamo, ha delle proprietà in più. Lo studioso Kanitsa (1980) parla di modi di andare oltre all'informazione data e ne distingue, mettendo in luce la differenza della loro origine, in primari e secondari. Le strutture primarie rappresentano forme di completamento e d'integrazioni innate. Sono più potenti di quelle secondarie perché formano l'organizzazione fondamentale e sulle quali prendono forme altre organizzazioni. Le strutture secondarie sono rintracciabile nella pratica, nell'esercizio, nell'aprendimento, memoria, nel ragionamento. Le strutture secondarie possono essere cancellate dalle primarie, ma non il contrario.
    1. Interpolazione Percettiva
      1. Un modo particolare di andare oltre l'informazione è data dell'interpolazione percettiva (primario): fenomeno il quale impedisce la sparizione degli oggetti che si proiettano sulla macula. Essa comprende, ad esempio, il fenomeno del completamento visivo nel punto in cuic'è la macula cieca. Es + -.
  2. Possiamo vedere la differenza fra processi primari e secondari in questo esempio, che Kanizsa discute come esempio di processi primari che possono eliminare l'ambiguità.La differenza fra le due “operazioni” con le quali si elimina l'ambiguità è molto importante. Nel primo caso la B “emerge” per effetto di principi di organizzazione non appresi. Nel secondo e nel terzo caso deriva dall'applicazione di nozioni apprese.
4. Figura e Sfondo
  1. Il rapporto tra figura e sfondo è complesso. Vediamo la figura e non lo sfondo, eppure non può esistere una figura senza sfondo. Diventano figura le parti cui destiniamo maggiore informazione, le parti circostante del campo visivo recedono sullo sfondo.
  2. Lo studio del fenomeno figura-sfondo ha portato le conclusioni: - Tendono ad essere viste come figure le parti del campo visivo più chiare , circoscritte, regolari, orientate orizzontalmente o verticalmente. - il confine tra due figure diverse appartiene all’area che si realizza come figura e di essa costituisce il margine o contorno.
5. Organizzazione Figurale / Wertheimer
  1. Wertheimer 1923 ha studiato e definito i principi secondo i quali gli elementi in un campo visivo si aggregano nel proprio cervello. Alcuni fattori di organizzazioni sono: vicinanza, somiglianza, continuità, chiusura, movimento comune, armonia di forma.

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