Created by Sabrina Bonacorsi
over 2 years ago
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“Coltivare la propria persona per tutti è la radice..”
"sapere dove permanere vuol dire avere un punto fermo, avere un punto fermo[...]"
" gli esseri hanno radici e rami"
" non può essere che si trascuri la radice e i rami siano curati"
"il gentiluomo estende il suo studio nella cultura, ma si concentra nei riti"
" il benevolo, volendo per sé la saldezza, rende saldi gli altri"
"io tramando non fabbrico. Stimo ed amo gli antichi"
" il Maestro non parlava di eventi straordinari, di violenze, di disordini, di spiriti"
“tutti gli uomini hanno un animo sensibile all’altrui sofferenza..”
“tutti quanti abbiamo i quattro principi in noi..”
“la suprema bontà è come l’acqua..”
“quando si vuole ottenere qualcosa, è dal niente che si ricava l’utilità”
“chi si attiene alla via degli antichi governa oggi la vita”
“tornare alla radice è pace, vuol dire deporre il compito”
“giungere al vuoto estremo, conservare fermamente la pace”
“i sapienti non piangono ne per chi è morto ne per chi non lo è”
“considerando uguali piacere e dolore, guadagno e perdita, vittoria e sconfitta, unisciti dunque alla battaglia così non otterrai il male ”
“lo yoga si dice è indifferenza..”
“in quella che per tutti gli esseri è notte, l’uomo compiutamente signore di se è sveglio ”
“compi l’azione prescritta. Infatti l’azione è meglio dell’inazione. Non si riuscirebbe nemmeno a sostentare il corpo senza l’azione ”
“abbandonando in me tutte le azioni..”
“meglio il proprio dharma benchè imperfetto, che il dharma altrui ben eseguito”
“l’azione sappi nasce dal brahman e il brahman dall’indistruttibile”
“colui in cui tutti i desideri entrano come nell’oceano entrano le acque [..] costui ottiene la pace, non chi desidera i desideri
“sappi che l’atman è il padrone del carro e il corpo è il carro, sappi che l’intelletto poi è l’auriga e la mente le redini”
“chi controlla il corpo dalle 11 porte...TAT “
“questo fermo dominio dei sensi lo chiamano yoga”
“l’unione con ciò che è spiacevole è dolore..”
“sete che procura rinascita... di desiderio, esistenza e non esistenza”
“la cessazione di questa sete e il distacco da essa ...”
“retta visione, intenzione, parola, azione, modo di vivere, sforzo, presenza mentale, concentrazione”
“ciascuno è signore di se stesso, infatti quale altro signore potrebbe esserci?”
“il male proprio da se stessi è compiuto, nasce da se stessi, ha origine in se stessi”
“purità o impurità hanno in se la loro origine, nessuno può purificare un altro”
“orsù in letizia viviamo senz’odio tra chi odia.. senza afflizione, senza smanie..”
“la vittoria genera l’odio. Il vinto è nel dolore. Chi ha abbandonato vittoria e sconfitta, acquietato è nella gioia”
“infatti chi cammina insieme agli stolti per lungo tratto si affligge.. ”
“qui la forma è vacuità e la vacuità invero è forma”
“qui tutti i dharma sono caratterizzati dalla vacuità”
“perciò un bodishattva grazie al suo non ottenere, rifugiandosi nella perfezione di sapienza..”
“ma ogni occasione è opportuna per onorare le confessioni altrui.. ”
“è il convenire insieme che è bene, cioè che gli uni prestino ascolto al dhamma degli altri e lo rispettino”
“tu non comprendi né il fine della vacuità, né la vacuità, né il senso della vacuità”
“la realtà assoluta non può essere insegnata senza prima appoggiarsi sull’ordine pratico delle cose..”
“la vacuità male intesa manda in rovina l’uomo di corto vedere”
“se io avessi una qualche tesi senza dubbio sarei vittima di questi controsensi..”
“se io percepissi mediante la percezione diretta qualcosa, l’ammetterei o lo negherei..”
“se tu pensi che l’esistenza dei mezzi di conoscenza è stabilita da altri mezzi di conoscenza si cade in un regresso all’infinito”
“i mezzi di conoscenza potranno mai stabilire il conoscibile”
“se il figlio è prodotto dal padre e se il padre è prodotto dal figlio...”
“l’esistenza dei mezzi di conoscenza non è stabilita né di per se stessa , né reciprocamente tra di loro , ne mediante altri mezzi di conoscenza...”
“non c’è un vaso nella casa..”
“non c’è un’altra luna..”
“poichè il reale e l’irreale sono eterogenei, la realtà e l’irrealtà non possono coesistere nell’effetto prima che sia prodotto ”
“..la natura funziona in vista della liberazione del purusa”
“come la danzatrice smette di danzare dopo essersi mostrata al pubblico..”
“nessun purusa è legato o liberato... non è altro che la prakrti ad essere legata o liberata ”
“io non sono, nulla è mio, questo non sono io... questa conoscenza risulta unica e pura”
Esso infatti è connesso a impurità (avisuddhi), decadimento e superamento. (esso in riferimento al mezzo rivelato)
Il mezzo “rivelato nei testi sacri” (anusrvaica) è come quello “evidente”
“avendo abbandonato tutti i dharma in me, unico, prendi rifugio. Io ti libererò da tutti i mali, non ti affliggere” (18.66 Bh. gita)
“abbandonare i dharma significa rinunciare alle azioni”
“disattivatrice di tale nescienza è la conoscenza... ha come risultato finale l’isolamento”
“è proprio la sola conoscenza il mezzo di realizzazione del sommo bene”