Caronte

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Slide Set on Caronte, created by Daniela Zazzara on 04/03/2017.
Daniela Zazzara
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    Inferno III 82-84, 97-99, 109-111
    Ed ecco verso noi venir per nave un vecchio, bianco per antico pelo, gridando: «Guai a voi, anime prave!                               84[...]Quinci fuor quete le lanose gote al nocchier de la livida palude, che ’ntorno a li occhi avea di fiamme rote.                   99[...]Caron dimonio, con occhi di bragia, loro accennando, tutte le raccoglie; batte col remo qualunque s’adagia.                             111

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    Caronte nella mitologia
    Conosciamo Caronte grazie alla Divina Commedia di Dante Alighieri ma questo personaggio è presente nella letteratura anche prima della Divina Commedia!Innanzitutto è un personaggio mitologico diffuso nella religione popolare greca ed etrusca: una sorta di demone della morte che accoglie i defunti al loro arrivo nell'aldilà. Caronte, (Charun nella religione etrusca) è una divinità minore ctonia, cioè del sottosuolo. E'  figlio di Erebo e della Notte (o Nix). Erebo, figlio di Caos, è il nome delle tenebre infernali.

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    Caronte trasporta le anime dei defunti a cui veniva data regolare sepoltura oltre le acque dell’ Archeronte. Per compiere questo viaggio pretendeva un obolo, cioè una moneta di bronzo. Per questo motivo nella tradizione funeraria si era soliti inserire una moneta nella bocca del defunto prima di seppellirlo. In alcune tradizioni si sostiene che il prezzo del viaggio fosse di due monete, che venivano posizionate sopra gli occhi del defunto prima della sepoltura. Chi si presentava a Caronte senza obolo, era destinato a vagare per cent’anni prima di poter salire sul suo legno.
    Il traghettatore dei defunti...
    Caption: : Nel bassorilievo: introduzione della moneta nella bocca del defunto

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    Rari sono i casi di esseri viventi trasportati da Caronte. Orfeo  scende agli Inferi per riportare in vita la sua donna, Euridice. Enea assieme alla Sibilla Cumana, grazie a un ramoscello d’oro che l'eroe porta con sè come dono per Proserpina regina degli Inferi. Ercole che scende agli inferi addirittura due volte: una per salvare il suo amico Piritoo, e l’altra per compiere l’ultima delle famose dodici fatiche cioè, catturare Cerbero il cane infernale. Psyche, per svolgere un incarico datole da Venere: chiedere in prestito la bellezza di Proserpina. 
    ... e dei viventi

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    Caronte in Virgilio
    Dante Alighieri, però, quando deve descrivere il personaggio di Caronte, ha ben presente le pagine dell'Eneide di Virgilio.Scritto nel I secolo d.C., è un poema epico che racconta le imprese dell'eroe troiano Enea che, fuggito dalla sua città data alle fiamme dai Greci, in cerca di nuove terre approderà nel Lazio per fondare la città di Roma

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    Enea e la Sibilla si trovano davanti al fiume infernale Acheronte. Seguiamo la narrazione di VirgilioQueste acque e correnti controlla Caronte, nocchieroorrido, di spaventoso squallore, a cui giace incolta molta canizie sul mento, gli occhi son fissi e di fiamma,sordido manto pende dall'omero, stretto in un nodo.Lui con un palo spinge la barca e governa le velee nel suo scafo colore ferrigno i corpi trasporta,già alquanto vecchio: vecchiaia, però, cruda e verde di un dio.

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    Nella descrizione di Virgilio, quindi, Caronte- è un ORRENDO TRAGHETTATORE- ha una BARBA INCOLTA E BIANCA- ha OCCHI INFUOCATI- ha un MANTELLO SUDICIO SULLE SPALLE- è VECCHIO MA ANCORA ENERGICO

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    QUALE DETTAGLIO NON E' STATO RIPORTATO DA DANTE ?SECONDO TE PERCHE'?

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    Dante non riprende da Virgilio il particolare del mantello sudicio, forse per dare maggiore dignità al suo personaggio, caratterizzato come demonio crudele...confrontiamo le due descrizioni

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    Ed ecco verso noi venir per nave un vecchio, bianco per antico pelo, gridando: «Guai a voi, anime prave!                    [...]Quinci fuor quete le lanose gote al nocchier de la livida palude, che ’ntorno a li occhi avea di fiamme rote.         [...]Caron dimonio, con occhi di bragia, loro accennando, tutte le raccoglie; batte col remo qualunque s’adagia.                     
    Portitor has horrendus aquas et flumina servatterribili squalore Charon, cui plurima mentocanities inculta iacet, stant lumina flamma,sordidus ex umeris nodo dependet amictus.Ipse ratem conto subigit velisque ministratet ferruginea subvectat corpora cumba, iam senior, sed cruda deo viridisque senectus

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    GRAZIE PER L'ATTENZIONEARRIVEDERCI AL LICEO MARCONI
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