Corso di latino, lectio 1

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Corso di latino
Beppe  Siragusa
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Beppe  Siragusa
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Resumen del Recurso

Pregunta Respuesta
L'italiano deriva dal latino Nella grammatica e nella sintassi molte regole della lingua italiana rispecchiano quelle del latino
Quali vantaggi offre lo studio del latino la conoscenza del latino ci permette di acquisire la consapevolezza delle radici della nostra lingua
Studiare il latino per conoscere la civiltà romana Lo studio della lingua latina è la strada per entrare nel mondo di coloro che la parlavano, e quindi per conoscere la cultura degli antichi Romani.
Origini storiche del latino Tra i vari dialetti parlati nel mondo antico in Italia si affermò il latino, ossia la lingua parlata da un popolo indoeuropeo che si stanziò nel Lazio intorno al IX – VII secolo a.C.: i Latini.
La diffusione del latino si accompagna con le conquiste di Roma Dopo la fondazione di Roma, tradizionalmente datata nel 753 a.C., la lingua dei Latini ebbe una rapida diffusione attraverso le guerre di conquista:
L'Impero romano nel corso dei secoli il dominio di Roma si estese dapprima sulle regioni vicine, poi su tutta l’Italia, quindi sull’intero bacino del Mediterraneo, per allargarsi al di là delle Alpi in vati territori della Francia, della Spagna, della Germania, in Britannia, nei paesi lungo il corso inferiore del Danubio e in buona parte dell'Asia
Il latino si afferma sulle altre lingue Il latino divenne così la lingua di maggior prestigio nel mondo occidentale, e tale rimase per lungo tempo anche dopo la caduta dell’Impero romano d’Occidente, avvenuta nel 476 d.C.
Le lingue neolatine Dal latino sono nate le lingue neolatine o romanze. Le principali lingue neolatine sono: l’italiano, lo spagnolo, il catalano, il portoghese, il francese, il romeno, il provenzale e il ladino (parlato in alcune valli dell’Alto Adige).
Sermo doctus e sermo vulgaris Accanto alla lingua scritta, più ricca, curata e complessa (sermo doctus, «la lingua colta») vi era il linguaggio parlato quotidianamente (sermo vulgaris, «la lingua volgare», cioè «del popolo». Mentre il sermo doctus nel volgere di alcuni secoli si fissò in forme e strutture definite, il sermo vulgaris andò cambiando di generazione in generazione con caratteristiche regionali che riflettevano le differenze esistenti tra i popoli romanizzati.
Con la caduta dell'Impero romano si assistenza alla frantumazione del latino parlato Quando l’Impero Romano d’Occidente cadde, alla frantumazione politica seguì la frantumazione linguistica, accelerata dall’influsso delle parlate dei popoli invasori.
Il latino scritto permane immutato nonostante la caduta dell'Impero Mentre il latino letterario, quello che si studia a scuola, rimaneva immutato, il latino volgare, seguendo uno sviluppo differenziato nelle diverse aree geografiche, diede origine, nel corso del Medioevo, alle lingue neolatine.
Il latino e l'italiano L’italiano è la lingua neolatina che si è conservata più vicina all’originaria forma latina.
Differenze tra latino e italiano in latino i sostantivi possono assumere forme diverse secondo le funzioni logiche che svolgono nel discorso (soggetto, complemento oggetto, ecc.) in italiano i sostantivi non subiscono mutamenti dipendenti dalla loro funzione logica.
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