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Question | Answer |
"Scelta del migliore" | Nerva reintroduce la modalità di adozione per scegliere il successore al regno; per questo motivo il periodo che copre gran parte del II secolo viene chiamato "principato adottivo". Questa epoca è considerata l' età dell'oro del principato. |
Adriano | Regna dal 117 al 138, viene ricordato per il Vallo di Adriano e per il suo atteggiamento filellenico. |
Antonino Pio | Regna dal 138 al 161 e dà il suo nome alla dinastia degli Antonini. Il suo regno è caratterizzato da pace interna, stabilità economica, pieno consenso da parte del senato, nessuna riforma/ costruzione significativa. |
Marco Aurelio | E' il successore di Antonino Pio, nonché suo figlio adottivo. Senatore della Gallia, associa al potere Lucio Vero (161-169), per occuparsi delle questioni militari. Il suo regno è caratterizzato dall'epidemia di Vaiolo. |
Vaiolo | Scoppia durante il regno di Marco Aurelio, causa calo demografico, mancanza di soldati (che viene risolta con il reclutamento di barbari sconfitti) e l'inizio di una crisi economica/ di produzione. |
Commodo | Regna dal 180 al 192, è un principe dispotico e propone innovazioni stravaganti. Si disinteressa all'esercito e alle province, ma durante il suo regno coltiva il clima di sincretismo religioso, per cui furono introdotte nuove divinità (Cibele, Mitra). Muore a seguito di una congiura e viene condannato alla damnatio memoriae. |
L'impero nel II secolo (aspetti positivi) | L'impero raggiunge il massimo livello di benessere e integrazione, grazie alla pace interna e alle guerre vittoriose. La ricchezza viene usata per abbellire le città e migliorare i servizi, e la cittadinanza è concessa a molte comunità. L'organizzazione burocratica è sufficiente e il potere ben concentrato nelle mani di uno. Nascono le prime istituzioni di carità. Le città godono di una certa autonomia e sono gestite da decurioni, che si assumono la maggior parte dei compiti. (approvvigionamento, vita religiosa, ordine pubblico, magistrati) |
L'impero nel II secolo (aspetti negativi) | La distanza tra ricchi e poveri aumenta, i due gruppi sono diversi anche di fronte alla legge. La mobilità sociale diminuisce, il principale mezzo di ascesa è l'esercito. (es. i provinciali arruolati, al momento del congedo ricevono la cittadinanza, un appezzamento di terra o una liquidazione in denaro.) |
La prima diffusione del cristianesimo | I cristiani non vengono più perseguitati, sono anzi influenti membri della comunità. Nasce una forma di lettura ("apologetica") che difende le posizioni dei cristiani di fronte agli attacchi degli intellettuali pagani. |
Lingue e cultura del II secolo | Il greco (ad oriente) e il latino (ad occidente) sono le lingue dell'impero (bilinguismo= status symbol). La cultura greca era molto apprezzata, e cominciano a formarsi lingue che oggi vengono classificate come "neolatine". E' un'epoca d'oro per la scienza, l'astronomia, la geografia e per gli studi anatomici. |
I commerci con l'Oriente | Il mediterraneo era collegato con l'oriente principalmente con tre vie di comunicazione: la via delle Spezie, la via Scitica e la via della Seta. |
Via delle Spezie | Era prevalentemente marittima, entrava nel golfo Persico o nel mar Rosso e raggiungeva il tratto di Alessandria via terra. |
Via Scitica | Partiva dalla steppa della Mongolia e raggiungeva Bisanzio attraverso il mar Nero; nella parte finale percorreva le steppe abitate dagli Sciti. |
Via della Seta | Passava per l'Asia Centrale e l'altopiano iranico, le merci viaggiavano in carovana sul dorso di animali da soma e lungo il suo percorso si svilupparono importanti città. Prese questo nome perché la seta era la merce più preziosa che giungeva in occidente. |
Pertinace | Successore di Commodo, viene ucciso dopo tre mesi dalla sua elezione. L'impero viene conteso tra Clodio Albino, Pescenio Nigro, Settimio Severo e Didio Giuliano. Settimio Severo ha la meglio e viene proclamato imperatore. |
Settimio Severo | Organizza da subito i funerali di Pertinace. Scioglie la guardia pretoriana, si autoproclama membro degli Antonini e designa come imperatore il figlio Bassiano, detto Caracalla. Prese inoltre numerosi provvedimenti a favore dell'esercito e attuò una riforma monetaria. Morì nel 211 e gli successero i figli. |
Caracalla | Fece subito uccidere il fratello, e regnò dal dal 211 al 217. Avviò una nuova campagna contro i parti e con la constitutio antoniniana concesse la cittadinanza romana a tutti gli abitanti liberi dell'impero. (motivi= popolarità, tasse) Nel 217 cade vittima di una congiura e muore. |
Elagabalo e Severo Alessandro | Il primo porta a Roma il culto del dio sole e rifiuta di proseguire la tradizione militare romana. Dopo la sua morte per congiura viene eletto Severo Alessandro, che passa alla storia come un buon imperatore, ma non fu all'altezza dei problemi militari che dovette affrontare e venne ucciso anch'esso da un complotto dei militari. |
I giuristi | Caratterizzano l'impero dei Severi; consultando gli archivi riguardanti le sentenze e i pareri giuridici del passato li discutono e li organizzano. |
Anarchia militare e successione imperiale | Alla morte di Severo Alessandro venne eletto Massimino il Trace, che fu il primo imperatore a non recarsi mai a Roma. E' ricordato per il durissimo prelievo fiscale che impose e il suo governo rappresenta un momento di svolta, perché fu seguito da 50 anni di anarchia militare. Nel 238 venne ucciso e proclamato imperatore Gordiano, seguito da Filippo l'Arabo, che celebrò la festa per il millenario di Roma. Vari usurpatori vennero acclamati dalle truppe e alla sua morte venne eletto Decio, artefice della prima persecuzione a danno dei cristiani. Dopo di lui salì al trono Valeriano che diede il comando al figlio Gallieno. L'impero era sull'orlo del collasso. |
I predecessori di Diocleziano | Gallieno venne ucciso e venne eletto Claudio, che morì di peste. Il suo posto fu preso da Aureliano , che riorganizzò l'economia e rafforzò il potere centrale. Fece anche una riforma monetaria e introdusse il culto del Sol invictus (Mitra). L'imperatore era di nuovo considerato dominus et deus. |
Diocleziano | Diocleziano rafforzò e rese illimitato il potere imperiale. Si passa da principato a un vero e proprio dominato. Per risolvere tutti i problemi e creare un regime che non fosse alla mercé degli eserciti occorreva agire su più fronti, dunque attuò diverse riforme. Dopo vent'anni di regno abbandonò il potere spontaneamente e si ritirò a vita privata. |
Divisione del potere | Diocleziano associò al potere il compagno Massimiano, e lo mise a governare la parte occidentale dell'impero, mentre lui stabilì la sua sede a Nicomedia. In seguito (si furono nominati Cesari Costanzo Cloro e Galerio, destinati a succedere agli Augusti, e per mantenere la linea di successione sposarono le loro figlie. L'impero fu suddiviso in 4 aree, con quattro capitali: Nicomedia, Tessalonica, Milano e Treviri. |
Riforme di Diocleziano | Esercito: aumento organici, imposizione fiscale per sostenere le spese, aumentata importanza dei corpi speciali, sistema difensivo eufrate-arabia. Fiscale: bilancio di previsione, censimento, rilevazione catastale, terra suddivisa in unità, società bloccata (impossibilità di cambiare lavoro o residenza). Provincie: aumentate di numero (50>più di cento) e raggruppate in diocesi amministrate da un vicario, a loro volta riunite in prefetture. Monetaria (tentativo) editto dei prezzi, diffusione spontanea del mercato nero, valore argento/oro. La riforma fallì. Religione: mantenere l'ordine tradizionale, proibito il manichesimo, persecuzione del cristianesimo (chiese chiuse, beni sequestrati) che non ebbe successo, poiché la religione era ormai troppo radicata. |
La crisi | La crisi dell'impero nel III secolo fu militare, economica e sociale. Militare: le lotte interne indebolirono la difesa, ci furono problemi con i confini, l'esercito era poco preparato a causa del reclutamento tra contadini e popolazioni germaniche. Economica: crisi agricola, conseguenze demografiche, riduzione della popolazione (inquinamento da piombo?), aumento dell'inflazione. |
La religione nel III secolo | Sincretismo, la religione privata si affianca a quella ufficiale, si diffondono le religioni misteriche. (Dioniso, Cibele...) Riti dionisiaci. Culto di Mitra (dio Sole, vita dopo la morte, i tetrarchi del 307 lo proclamarono protettore dell'impero). |
Il cristianesimo | religione universale, solidarietà, carità obbligatoria, uguaglianza degli uomini, territorio diviso in diocesi guidate da un vescovo. Quella di Diocleziano fu l'ultima persecuzione. La cultura cristiana nel tempo si considerò l'erede della cultura classica in campo artistico-letterario. Un ruolo importante ebbe l'introduzione del monachesimo. |
Caduta della tetrarchia | I Cesari divennero augusti, e a loro successero Costantino e Massenzio. Costantino, prima della battaglia contro il rivale fece aggiungere alle insegne del suo esercito il monogramma cristiano; è il primo passo che lo porterà in seguito a una conversione e al battesimo in punto di morte. Nel 313 pubblica un editto di tolleranza, che poneva le premesse per un nuovo ruolo della chiesa nell'impero. Riunificò poi l'impero e stabilì la sua sede dapprima a Milano. Anche se i contrasti si riaccesero, riuscì ad avere l'impero nelle sue mani. Spostò poi la capitale a Bisanzio. |
Il concilio di Nicea | Costantino aveva una concezione assolutistica del potere con molti elementi religiosi, infatti intervenne anche sulle questioni religiose. A Nicea venne convocato un concilio che si chiuse con la condanna della dottrina Ariana (Cristo subordinato a Dio). |
Costantino | Provvedimenti sull'esercito, sulla politica monetaria e fiscale, che non fecero altro che aumentare la pressione e peggiorare la situazione delle fasce deboli. La società era bloccata e piramidale. Si moltiplicarono i casi di corruzione. |
La dinastia costantiniana | Dopo la morte di Costantino l'impero venne diviso tra Costantino II, Costante e Costanzo. Costantino attaccò Costante, che lo uccise. Costante venne ucciso a sua volta da un usurpatore. Costanzo riunificò l'impero e nominò Cesare Giuliano. CI furono gli inizi di uno scontro, ma Costanzo morì improvvisamente e Giuliano rimase l'unico imperatore. |
Giuliano | Fu definito l'apostata, "il rinnegato". Tentò di restaurare il paganesimo, riaprì i templi e tentò di riportare in auge i sacrifici. Arginò la corruzione e ridusse il carico fiscale. |
I Valentiniani | Promossero una nuova politica monetaria, dovettero affrontare le invasioni degli Unni e dei Goti. Permise a questi ultimi di entrare nell'impero, ma la popolazione era ostile e reagì con violenza. I barbari reagirono con una razzia e sconfissero e uccisero Valente durante la disastrosa battaglia di Adrianopoli. Graziano nominò come nuovo imperatore d'Oriente Teodosio. |
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