La fine dell'impero
romano d'Occidente e i
regni romano
germanici
Morte di Teodosio
Impero d'Occidente
(Onorio- STILICONE)
crisi
economica e
demografica
aumento delle migrazioni barbariche
crisi dell'apparato statale
penetrazione
dei germani
nell'esercito
romano
crisi
dell'apparato
militare
vandali,
burgundi,
suebi, ma
soprattutto
Goti
visigoti
minacciano le terre
lungo il Danubio
sacco di Roma
in tre giorni Roma fu
saccheggiata per la
prima volta dalla
nascita dell'impero
Stilicone perseguì la politica di
assimilazione dei barbari
introdotta da Teodosio. Questo
sistema prevedeva anche il
versamento di tributi ai
barbari affinché non
attaccassero i territori
imperiali
effetti positivi; germani
sempre più presenti nella
politica romana
ucciso Stilicone,
ascende
Valentiniano III
indispensabili erano le
alleanze con i germanici, che
altrimenti avrebbero
minacciato l'impero già i crisi
causa crisi, l'impero smise di versare tributi agli Unni che, guidati da Attila
varcarono il Reno, e furono respinti dal generale Ezio, che tentò di convincere
gli unni a far parte dell'esercito romano (ormai quasi totalmente
germanico), ma questi rifiutarono e penetrarono in Italia devastando
Aquileia. Leggende narrano che fu il papa Leone I a fermarli con le sue
parole
dopo che Ezio venne
ucciso per volere
dell'imperatore, i vandali
conquistarono Roma
(secondo sacco di Roma)
a governo dell'impero si impose un
generale suebo, Ricimero, che alla sua
morte venne sostituito non da un
candidato (Nepote) dell'imperatore
d'Oriente, ma dal figlio di un re delle
truppe barbariche, Romolo Augustolo,
l'ultimo imperatore d'Occidente
Romolo venne deposto da
Odoacre, che si ribellò al comando
del figlio di Oreste che non aveva
rispettato il patto di mantenere
l'ospitalità dei barbari sulla
penisola
la fine dell'impero non fu brusca,
e alcuni aspetti dell'impero
rimasero immutati