Al termine della Prima Guerra Mondiale gli Stati Uniti sono il primo paese produttore al mondo e il
maggior prestatore di capitali verso l'europa. Cresce una Classe Media fortemente ottimistica. Essa è
composta da consumatori e da lavoratori nel settore terziario. Un ottimismo generalizzato porta a
operazioni speculative sulla Borsa di New York (Wall Street). Le quotazioni continuavano a crescere
grazie alla crescente domanda di titoli. I giocatori in Borsa riuscivano ad acquistare azioni e a
rivenderle a prezzo maggiore grazie alla prospettiva di facili guadagni. Quando il mercato interno
statunitense divenne saturo dei beni di consumo durevoli, l'industria americana iniziò ad esportare
sul mercato europeo. Tale mercato era in crescita grazie al credito erogato da banche private
statunitensi. Si creò una connessione globale tra gli Stati Uniti e il resto del Mondo. Nel 1928 tali
banche dirottarono l'investimento su Wall Street per ottenere profitti più alti.
Il Crollo
Nel settembre del 1929 il corso dei titoli divenne sempre più elevato. Gli speculatori iniziarono a
vendere i loro pacchetti azionari per realizzare i guadagni previsti. Il 24 ottobre, "Il giovedì nero"
furono scambaiti 13 milioni di titoli.Il 29 si arrivò a vendere 16 milioni di titoli. In questa corsa alle
vendite il valore del titolo e quanto si poteva guadanare da esso con la vendita si dimezzò bruciando
molti investimenti. Nel solo giovedì nero ci furono 11 suicidi tra speculatori e agenti di borsa. La
conseguenza più immediata negli Stati Uniti e poi nei mercati Europei, ad eccezione dell'URSS, fu la
recessione. Un' impresa chiudeva perchè priva di ordini e i lavoratori venivano licenziati. Questi
ultimi riducevano i consumi provocando la crisi e chiusura di altre imprese.
La Soluzione
Nel 1933 venne eletto alla presidenza degli Stati Uniti il presidente Roosvelt che inugurò la
politicadel New Deal. Il Nuovo Corso ristrutturò il sistema bancario dopo che il fallimento di migliaia
di banche avevano distrutto i risparmi di milioni di persone. Il Dollaro venne svalutato così da
rendere le esportazionei più competitive. Furono aumentati i sussidi di disoccupazione e furono
concessi più prestiti per consentire agli americani di estinguere le ipoteche sulle case. Oltre a questi
interventi, Roosvelt potenziò la spesa pubblica con una politica di lavori pubblici per creare nuovi
posti di lavoro. Vennero varate leggi sulla sicurezza sociale volta a tutelare il sistema pensionistico e
l'assistenza sociale a favore dei bisognosi.Nonostante tutto l'economia americana, per tutti gli anni
Trenta, rimase stagnante e ebbe bisogno di denaro pubblico per sopravvivere. La piena ripresa e
piena occupazione ritornarono sulo con la Seconda guerra mondiale.