Lo stato di conservazione di questo sito archeologico è eccezionale: è caratterizzato dalla presenza di importanti templi dorici del periodo ellenico. Corrisponde all'antica Akragas, nucleo originario della città di Agrigento, oggi Parco Archeologico Regionale e, dal 1997, Patrimonio dell'umanità redatta dall'UNESCO.
Tempio di Eracle, o di Ercole, il cui culto era molto importante nell'antica Akragas. Si tratta di una delle costruzioni più antiche. Distrutto da un terremoto, oggi restano in piedi otto colonne. Di stile dorico arcaico, periptero di proporzioni allungate (presenta un fronte con sei colonne doriche esastilo e colonnati laterali con 15 colonne). All'interno si trovava una cella lunga munita di pronao ed opistodomo in antis. Nei resti dell'edificio si riconosce la presenza di scalette interne per l'ispezione del tetto presenza tipica nei templi agrigentini.
Il Tempio della Concordia è il più conosciuto di Agrigento, è una testimonianza dell’antica Grecia rimasto ben conservato; è un esastilo periptero ed in stile Dorico costruito nel 430 a.C. Viene costruito con tre vani: il Pronao, Naos o Cella e l’Opistodomo. Alla fine della costruzione, il Tempio viene valorizzato con i colori: lo stucco bianco dal crepidoma fino alle colonne, dai capitelli al tetto colori più forti come il Rosso e il Blu. Intorno il 590-597 d.C. fino al 1790 circa il Tempio viene trasformato in basilica cristiana.
Il Tempio di Giunone o Hera Lacinia occupa il punto più alto e apre la collina sul lato Est. Viene fondato nel 460 a.C. in esastilo periptero e in stile Dorico. Il perimetro è costituito da sei colonne sul lato corto e tredici sul lato lungo. Le venticinque Colonne rimanenti sono state rialzate nel 700 e più volte restaurate. Nella cella sono evidenti le tracce dell’ incendio causato dai Cartaginesi nel 406 a.C.
Il Tempio di Castore e Polluce o dei Dioscuri risale intorno al 480- 460 a.C. Esso è in stile Dorico, è un esastilo periptero. Il famoso angolo del Tempio è simbolo della città di Agrigento.Nel 1836 furono rialzate le prime tre colonne, la quarta, invece, venne alzata nel 1852 su proposta dagli Archeologi Villareale e Cavallari.
Sorge su uno sperone di roccia a ovest della Collina dei Templi. L'edificio dorico risale alla seconda metà del secolo V a.C. ed è preceduto da un sacello arcaico racchiuso dalla cella del tempio classico. Si tratta di un edificio con cella e pronao, era un periptero dorico su crepidoma di quattro gradini, caratterizzato da 6 x 13 colonne.
I monumentali Telamoni in calcarenite che facevano parte del Tempio di Zeus Olimpico di Akragas (Agrigento) sono tra i primi esempi conosciuti nella storia. In storia dell’arte il Telamone (o Atlante) è una grande statua maschile che funge da pilastro, strutturale o decorativo, lungo la struttura esterna degli edifici classici. Il termine deriva dal latino e allude alla figura mitologica di Atlas, il gigante dei Titani che fu condannato da Zeus a supportare il peso del cielo sulle proprie spalle.
Rubrica: : RICOSTRUZIONE IN SUGHERO DEL TEMPIO DI GIOVE
Il tempio di Giove Olimpico, è tra i pochi edifici che rivendica un’attribuzione certa alla divinità a cui è dedicato. E' il più grande d’Occidente, ed era collocato su una piattaforma rettangolare su cui poggiava un crepidoma di cinque gradini. Un’altra particolarità strutturale era il colonnato cinto da un muro rafforzato da semicolonne doriche, ed i Telamoni, gigantesche figure mitologiche che sostenevano la trabeazione del tempio di cui si conservano frammenti decorativi.
Il Tempio risale al IV secolo a.C. circa. Si tratta di una struttura in Antis e stile Dorico, composto da pronao e cella, con due semi colonne nella parte occidentale e fu dedicato al dio della medicina Asclepio figlio di Apollo.All’ interno furono trovati doni votivi o ex voti e una statua di Bronzo di Apollo con in mano il Caduceo attorniato da un serpente simbolo della Medicina.
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