Le CauseEdoardo
il Confessore (normanno per parte di madre) fu re d’Inghilterra
dall’8 giugno 1062 al 5 gennaio 1066, ma morì senza eredi. Gli successe il
cognato Aroldo
II che venne eletto re dal Witanagemot, l'assemblea dei
nobili sassoni. All'arrivo di questa notizia Guglielmo decise di far valere i
suoi diritti di re d’Inghilterra poiché era nipote di Edoardo il Confessore.
Così con l’approvazione di papa Alessandro II e dell’Imperatore Enrico IV,
Guglielmo partì per invadere l’Inghilterra.
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I Normanni
Guglielmo il conquistatore riunì un esercito composto in maggioranza da
Normanni legati a lui da vincoli feudali. Una parte più piccola era formata da bretoni
e franco-fiamminghi. L’esercito era formato in totale da 7500 uomini. La
componente più importante era formata da cavalieri nobili, 2.000, per metà
normanni, armati di lancia e spada e protetti da una lunga cotta di maglia e da
uno scudo a goccia, capaci di cariche con la lancia che aprivano varchi nelle
file dei nemici. Il cuore dell’esercito erano però 4.000 fanti. Essi erano
armati di lancia e spada, e per la protezione, cotta di maglia e scudo tondo o
a goccia. Infine c’erano 1.500 arcieri.
I due eserciti
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Gli Anglosassoni
L’esercito anglosassone era formato solo da fanti: l’elite
era formata dA 800 housecarl, guerrieri di professione coperti di cotte di
maglia lunghe fino alle cosce e armati di un’ ascia danese a due mani, la battleaxe. Erano in grado di formare
un muro di scudi che poteva bloccare la carica della cavalleria normanna. Un
secondo gruppo di combattenti erano 7.000 fyrd, una milizia locale armata di
qualsiasi arma da lancio. Erano combattivi ma indisciplinati. Il loro era di colpire
senza tregua gli attaccanti con ogni tipo di arma da lancio – giavellotti,
frecce, mazze, pietre – e, all’occasione, di partecipare alla mischia.
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Nella notte tra il 13 e il 14 ottobre Re Aroldo, si accampò nei pressi dell'attuale località di Battle, su una collina tra le dune davanti alla foresta di Anderid. La posizione dei
anglosassoni difficile da conquistare
dato che era un costone di 500 metri circa con un declivio sul quale la
cavalleria poteva caricare. I fianchi erano più ripidi e per questo solo la
fanteria poteva attaccare da lì.
I fyrd sassoni si schierarono ai lati dell’esercito e formarono un muro
di lance e scudi. La parte centrale dove avrebbe attaccato la cavalleria, vi
erano i meglio armati e più fidati housecarle.
Guglielmo
schierò l'esercito alle 9 del mattino. Sull'ala sinistra vi erano i Bretoni, al centro i normanni, sulla
destra francesi e mercenari. Questo schieramento era diviso in tre blocchi,
ognuno dei quali formato da tre file: la prima fila era composta dagli arcieri,
posti davanti a tutti per poter tirare senza ostacoli, in seconda fila c’erano
i fanti, quindi in terza fila erano disposti i cavalieri.
1. L'attacco di Guglielmo
L'attacco
del duca Guglielmo iniziò con un lancio di frecce da parte degli arcieri posti
in prima fila. Quindi le due ali si allargarono nel
tentativo di aggirare il nemico, ma viste le asperità del terreno, l'avanzata
risultò troppo lenta e per questo vennero colpiti dai sassoni con i giavellotti
ed asce.
2. Il contrattacco sassone
I sassoni attaccarono l'ala sinistra composta da Bretoni che fuggirono. Nel frattempo
si stava diffondendo la falsa notizia che Guglielmo stesso era morto, la voce creò
il panico tra i normanni il duca, ancora vivo, si tolse l’elmo e
galoppando per il campo di battaglia rassicurò le sue truppe
Guglielmo
ebbe l’idea ebbe l'idea che diede la svolta alla battaglia: la finta fuga. Fece
attuare una finta ritirata alle sue fanterie, i sassoni si gettarono
all’inseguimento e nello spostarsi abbandonarono la collina che era la loro
posizione vantaggiosa perché impediva alla cavalleria normanna di attaccare.
I cavalieri
normanni quando videro i sassoni sulla pianura falciarono
la fanteria sassone. La prima parte che cedette fu l'ala destra dei fyrd,
che si era separata dagli altri per attaccare i bretoni in fuga. Aroldo tentò di aiutarli, ma venne colpito quasi
immediatamente in un occhio da una freccia spiovente. I sassoni senza
comandante fuggrono inseguiti dalla cavalleria normanna.
Guglielmo
venne incoronato re del paese a Westminster (25 dicembre 1066) e
rinominato il Conquistatore. Occupò l’isola e concesse grandi feudi ai
suoi fedeli normanni. In questo modo creò una struttura feudale fedele alla sua
dinastia. All’interno della Chiesa sostituì l'arcivescovo di Canterbury,
il sassone Stigant, con il suo amico Lanfranco di Pavia, abate di St.
Etienne. Dimostrò di essere un grande amministratore. Realizzò infatti il Doomesday
Book un censimento e catasto dei
territori del regno, opera unica a quei tempi. Morì a Rouen per le ferite
riportate in uno scontro con i francesi.
Dopo la Battaglia
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L'Arazzo di Bayeux
L’Arazzo di Bayeux, lungo oltre 70
metri, rappresenta le imprese di Guglielmo il Conquistatore. L'opera
fu compiuta probabilmente tra il 1070 e 1077 forse su ordinazione di Oddone
vescovo di Bayeux e fratellastro dello stesso Guglielmo il Conquistatore. Questo
dipinto è una delle fonti storiche più preziose riguardanti l'invasione
normanna nell'isola britannic. L'Arazzo è un ricamo ad ago
tracciato con fili di lana di colori diversi lungo approssimativamente 70 mt e
largo 50 cm. Alla
realizzazione di questo arazzo dell’XI secolo vi lavorò una vera e propria
“squadra” di donne normanne che ricamarono a punto pieno e a punto croce la
storia dell’ultima conquista dell’Inghilterra. Da allora fino ad oggi l'Inghilterra non è stata mai invasa da soldati nemici.