Didattiche Attive

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Immagini e descrizioni di alcune fra le principali metodologie didattiche
Nadia Mainetti
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Nadia Mainetti
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Metodologie didattiche attive Metodologie didattiche che coinvolgono attivamente lo studente nel processo di apprendimento
PROBLEM SOLVING L’ insieme dei processi per analizzare, affrontare, e risolvere positivamente situazioni problematiche.
FLIPPED CLASSROOM Nella flipped classroom si ha un diverso modo di proporre i contenuti agli studenti e di articolare i tempi di apprendimento; in un primo momento ed esternamente alla scuola, si danno agli studenti dei materiali didattici appositamente selezionati, o predisposti dall’insegnante (ad es. video, risorse multimediali, libri o ebook …) adeguati al contenuto dell’argomento trattato e alle capacità di apprendimento degli alunni. Solamente dopo questa fase, si avvia il lavoro in classe dove l’insegnante si troverà teoricamente un gruppo di studenti già preparato a recepire l’argomento in quanto posseggono già delle informazioni di base che hanno desunto dai materiali usati a casa. A questo punto l’insegnante proporrà e seguirà le attività applicative: esercitazioni, compiti, risoluzione di problemi, studio di casi, attività di approfondimento, attraverso cui gli stessi alunni renderanno omogenee ed organizzate le “nozioni” apprese nella prima fase.
DEBATE Un dibattito è una discussione formale, e non libera, nella quale due squadre (composte ciascuna di due o tre studenti) sostengono e controbattono un’affermazione data, ponendosi in un campo (PRO) o nell’altro (CONTRO): è un’attività degli studenti, che essi gestiscono con autonomia, in relazione alla fascia d’età. In un dibattito la domanda attorno alla quale si ragiona è chiusa e richiede di schierarsi apertamente o per il SI’  o per il NO. E’ prevista inoltre la presenza di un moderatore (sempre uno studente), che non prende parte al dibattito stesso e di un garante del tempo prestabilito degli interventi. Il docente (sostanzialmente un coach della squadra) interviene il meno possibile nelle attività di preparazione degli studenti, che devono trovare la propria strada autonomamente, per documentarsi,  suddividersi i compiti, prevedere una strategia di interventi, formarsi un’opinione (non necessariamente la propria) e difenderla.
GAMIFICATION: una strategia di insegnamento e apprendimento che prende spunto dal videogioco E’ una metodologia che punta sul problem-solving e ad abilità come la persistenza , tentativi ed errori, la creatività e la fantasia. Gamification è un partner naturale del processo di apprendimento. In effetti, si può sostenere che tutti i giochi contengono un elemento di formazione .
COOPERATIVE LEARNING Il Cooperative Learning costituisce una specifica metodologia di insegnamento attraverso la quale gli studenti apprendono in piccoli gruppi, aiutandosi reciprocamente e sentendosi corresponsabili del reciproco percorso. L’insegnante assume un ruolo di facilitatore ed organizzatore delle attività, strutturando “ambienti di apprendimento” in cui gli studenti, favoriti da un clima relazionale positivo, trasformano ogni attività di apprendimento in un processo di “problem solving di gruppo”, conseguendo obiettivi la cui realizzazione richiede il contributo personale di tutti.
BRAINSTORMING Il brainstorming è una tecnica ideata e formulata da Osborn che si basa su di una discussion e di gruppo incrociata, guidata da un moderatore. Lo scopo è quello di far esprimere, in mani era assolutamente non vincolata, il maggior numero possibile di idee su un determinato problema.
VISUAL THINKING Il Visual Thinking, che potremmo letteralmente tradurre con “pensare per immagini”, è una tecnica che ci permette di organizzare i pensieri, concetti ed idee attraverso le immagini. Sfruttando le capacità del sistema immaginativo, molto sviluppato negli esseri umani che sono portati a pensare per immagini, la tecnica permette di semplificare la comprensione e la motorizzazione di qualsiasi concetto/idea proprio attraverso la rappresentazione visiva delle informazioni. Uno strumento che può tornare utile nella fase organizzativa, esecutiva e didattica di un proces
CLASSE SCOMPOSTA ...La conoscenza è sempre in divenire, i ragazzi in classe devono essere in grado di comunicare con i propri compagni, con chi si trova fuori dall’aula, con chi immaterialmente può dar loro informazioni per costruire il proprio sapere. Devono saper ascoltare, confrontarsi, ricercare, affermare e confutare tesi, lavorare in gruppo, saper esprimere e gestire emozioni e creatività. A tale dinamicità deve corrispondere una struttura dell’aula molto diversa da quella proposta tradizionalmente ...
IL DIGITAL STORYTELLING ovvero la Narrazione realizzata con strumenti digitali (web apps, webware) consiste nell’organizzare contenuti selezionati dal web in un sistema coerente, retto da una struttura narrativa, in modo da ottenere un racconto costituito da molteplici elementi di vario formato (video, audio, immagini, testi, mappe, ecc.).
PEER TO PEER La Peer Education - o educazione tra pari - è un approccio educativo che punta fare dei ragazzi i soggetti attivi della propria formazione, coinvolgendoli in un modo di operare completamente diverso rispetto ai tradizionali metodi di formazione. Con la Peer Education, infatti, non sono più gli adulti a trasferire contenuti, valori, esperienze: sono invece i giovani stessi a confrontarsi fra loro, scambiandosi punti di vista, ricostruendo problemi ed immaginando autonomamente soluzioni, pur sapendo di poter contare sulla collaborazione di adulti esperti.
LEARNING BY DOING Apprendimento attraverso il fare, attraverso l’operare, attraverso le azioni.
Un EAS è l’attività di produzione multimediale che sta al centro della lezione. L’insegnante: ð Richiama i concetti su cui intende far lavorare la classe. Su questi concetti spesso viene anche assegnato lavoro da svolgere a casa prima della lezione (leggere materiale, guardare video, …). Fase preparatoria ð Assegna una consegna che consiste in una microattività di produzione mediale (documentare fotograficamente un’osservazione, girare un video, fare una misura, ecc.). Fase operatoria ð La lezione si conclude con la presentazione, l’analisi e la discussione dei prodotti. Attraverso di essa all’insegnante è possibile far produrre alla classe una riflessione su quanto accaduto (debriefing) riportandolo al quadro concettuale da cui si era partiti. Fase ristrutturativa
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