Zusammenfassung der Ressource
Sallustio
- Vita
- 86 a.C. Amiterno
- 34 a.C. Roma
- famiglia plebea facoltosa
- buona educazione
- studia la filosofia
- Neopitagorismo
- rimpianto per le virtù
antiche dei Romani
- si conforma ai costumi "corrotti" della
società del tempo
- Questo dissidio è presente in tutta la sua
vita privata e pubblica e anima le sue opere
- 52 a.C. Questore
- anno in cui fu assassinato Clodio
- fu tra gli oppositori più accaniti di Cicerone
nella sua difesa dell'assassino, Milone
- 50 a.C. cacciato dal senato
- si dice per immoralità (chiari
motivi politici)
- presto venne riammesso da Cesare
(ormai padrone di Roma)
- Cesare gli affida svariati compiti
- il comando di una legione
- la pretura in Africa
- governatorato della Numidia
- dove accumulò talmente tante ricchezze da essere accusato
per saccheggio della provincia (poi assolto)
- alla morte di Cesare si
ritira a vita privata
- Clodio era un
tribuno della plebe
- Opere
- De Catilinae coniuratione
- pubblicato nel 43 a.C.
- proemio d'ispirazione filosofica
- resoconto degli avvenimenti della
congiura dei Catilinari
- 63 a. C.
- dimostrando le responsabilità degli
ottimati
- mettendo in bella luce Cesare
- spiega gli eventi preparatori
- si conclude,con la morte di
Catilina in battaglia
- Catilina era di una antica famiglia patrizia decaduta. Era stato un seguace di Silla e, all’epoca delle
proscrizioni, come Crasso si era arricchito, ma, essendo vizioso e dilapidatore, distrusse in breve la
sua fortuna. Nel periodo post-sillano, le idee e l'azione politica di Catilina subirono profondi
cambiamenti ed egli si fece espositore di una politica idealista a favore della plebe, radicale chiusa
ad ogni compromesso. Sulla base di questa politica rivoluzionaria nel 66-67 Catilina governò come
propretore la provincia d’Africa e il suo operato dette luogo a molte proteste, così il senato, in vista
dell’accusa di concussione, non ammise la sua candidatura al consolato per l’anno 65. L’anno
successivo Catilina, assolto dall’accusa di concussione, potè presentare la sua candidatura per
l’anno 63, sostenuto finanziariamente da Crasso.
- Tra gli altri candidati spiccava Cicerone che seppe abilmente sfruttare le voci che circolavano sulla
scandalosa campagna condotta da Catilina e convinse i senatori a dargli il loro appoggio. Catiliana
fu, così, sconfitto per pochi voti e Cicerone fu console per l’anno 63. Alle elezioni consolari di Luglio
per l’anno successivo Catilina si ripresentò ponendo come base del suo programma la cancellazione
dei debiti chiamando a raccolta intorno a sé tutti coloro che non avevano più nulla da perdere e che
in un moto rivoluzionario avevano sempre qualcosa da sperare. Le intenzioni proclamate da Catilina
erano distruttive, difficile stabilire quale fosse poi, una volta abbattuto, il suo programma di
ricostruzione. Cicerone diresse con abilità la sua campagna contro il violento patrizio che fu di
nuovo sconfitto.
- Catilina non ebbe più ritegno e chiamati a sé i suoi uomini più fidi pose le basi della sua famosa congiura. I
suoi programmi erano di eliminare violentemente i consoli, spargere il terrore per la città e impadronirsi del
potere. A tal fine aveva assoldato dei gladiatori e un suo uomo raccoglieva in Etruria un esercito di veterani
Sillani. La congiura doveva esplodere il 28 di ottobre, bande armate avrebbero iniziato i loro atti terroristici
in città mentre le milizie dall’Etruria sarebbero arrivate in sostegno. Ma Cicerone scoprì la congiura e la
denunciò in Senato.
- si concentra sulla figura dell’aristocratico
corrotto quale era Catilina
- decadenza dei costumi
- traccia una rapida storia dell’ascesa
e della decadenza di Roma
- decadenza che iniziò dopo la
vittoria contro i cartaginesi
- Bellum Iugurthinum
- pubblicato nel 41 a.C. (circa)
- racconta la guerra tra Roma e Giugurta (re numida)
- 111/106 a.C.
(II sec)
- Nel 118 a.C. muore il re cliente di Numidia, Micipsa, e lascia il regno ai due figli, Aderbale e Iempsale ed al nipote Giugurta.
Quest’ultimo fa assassinare Iempsale e fa fuggire Aderbale, che, invocando il ruolo patriarcale che Roma rivestiva verso la
Numidia, chiede a quest’ultima aiuto per sconfiggere Giugurta. Gli ambasciatori mandati al re Giugurta furono facilmente
corrotti col denaro, denaro che, in buona parte, finì nelle tasche del senato romano. La vicenda diventa così uno scandalo
sfruttato dai populares per mettere sotto accusa la nobilitas romama, rimproverandole di subordinare l’interesse
collettivo a quello privato e di non essere più legittimata a governare. In quel frangente Quinto Cecilio Metello riceve
l’ordine di comandare l’esercito che avrebbe combattuto contro il re di Numidia; Metello affida questo compito al suo
luogotenente Caio Mario che conclude la guerra nel 104 a.C. riportando a Roma Giugurta incatenato, tradito da Bocco, re
di Mauritania.
- nel raccontare la guerra scredita
la nobilitas
- gli ambasciatori furono corrotti ed il denaro
venne incassato dai Senatori
- la nobilitas subordina l'interesse
collettivo a quello privato
- la nobilitas non era
legittimata a governare
- epoca
Cesariana
- ha una forte polemica interna "Sallustiana"
- L'opera, più ampia della precedente, si giova anche
dell'esperienza diretta fatta da Sallustio in quei luoghi.
- Historiae
- 5 libri
- dalla morte di Silla 78 a.C.
- alla terza guerra contro il re del Ponto
Mitridate (67)
- ci sono giunti soltanto:
- pochi altri
frammenti
- 2 lettere
- 4 discorsi
- Un proemio
- scritte dopo la guerra Giugurtina nel
pieno della sua maturità di storico e
artista
- per questo è grave la loro perdita
- probabilmente furono l'opera
più importante dello storico
- prese a modello scrittori
arcaici come:
- Catone
- Tucilide
- non lo imita nel rigore
storiografico
- scrittore austero,
denso, penetrante
- Tematiche
- le opere sono soprattutto letterarie ma anche
di forte intervento politico
- battaglia contro la nobiltà
- attraverso la polemica
- dimostra la corruzione dei governi e della legge
aristocratica, e la degenerazione dello stato
- opportunità di riformare la repubblica
dando più spazio a ceti popolari
- Stile
- termini e costrutti
arcaici
- periodi brevi e
asimmetrici, con gioco
di antitesi