I civili durante la guerra

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La vita delle persone comuni durante gli anni di guerra.
Daniele Raosa
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    Razionamento delle risorse
    Dall'entrata in guerra il Regime attuò la razionalizzazione di molti generi alimentari e non solo, introducendo la Tessera Annonaria. Raccolta del cibo e ridistribuzione a seconda delle necessità locali ( n° di abitanti, divisi in categorie a seconda dell'età e delle mansioni). Vennero fissate le caratteristiche merceologiche dei singoli prodotti.Alcuni esempi (intesi a persona):- Zucchero = 500 g  al mese.- Carne bovina = 80 g alla settimana.- Salumi = 60 g alla settimana.- 1 uovo ogni 15 giorni.- Pasta e Riso = 2 kg al mese.Alla fine del 1941 il tesseramento era stato introdotto anche per abiti, stoffe e filo per cucire. In questa situazione di "guerra totale", una delle principali conseguenze fu l'affermazione del mercato nero.
    Caption: : Bruna Betti, staffetta partigiana di Arcevia.

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    Rastrellamenti e stragi
    Negli anni dell'occupazione nazifascista in Italia (1943-1945), in particolare nella zona retrostante la Linea Gotica, i comandi tedeschi progettarono diverse operazioni militari con l'obiettivo di riprendere il controllo di quei territori e colpire duramente le brigate partigiane. I rastrellamenti non coinvolsero solo i Partigiani, ma anche i civili, accusati di favorire i rivoltosi o di essere contrari all'occupazione . Furono uccisi o spediti in Germania a migliaia come lavoratori coatti.Purtroppo alcune di queste azioni si rivelarono dei veri e propri eccidi che non risparmiarono neanche bambini, anziani o malati.
    Caption: : 335 civili e partigiani fucilati.

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    Bombardamenti
    L'Italia, subito dopo la dichiarazione di guerra alla Francia e alla Gran Bretagna, subì alcuni bombardamenti da parte della Royal Air Force inglese (RAF) su Torino e Genova. Solo quando gli Alleati conquistarono il nord Africa, le città della penisola entrarono nel raggio d'azione dei bombardieri pesanti, ovvero gli aerei americani B 17 "Fortezza volante" e B 24 "Liberator", che, sul solo teatro europeo, sganciarono oltre 640.000 tonnellate di bombe.Le città italiane più bombardate furono:Torino, Milano, Roma, Reggio Calabria, Terni, Genova, Pisa, Pescara, Foggia, Messina, Treviso, La Spezia, Livorno, Bari, Bologna, Reggio Emilia, Grosseto, Cassino, Porto Santo Stefano, Isernia, Rimini, Ancona, Cagliari, Civitavecchia, Catania, Palermo, Trieste, Frosinone, Vicenza, ecc.Si stimano circa 100'000 vittime tra i civili.Incalcolabile è invece il numero di sfollati e profughi.
    Caption: : Bombardamenti a Bologna.

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    Caption: : Fernando Cavandoli di Canossa (RE) ricorda la paura e la voglia di libertà.
    I bambini in tempo di guerra furono privati della loro infanzia: - Molti obbligati al lavoro minorile per aiutare le proprie famiglie. - Altri, cresciuti troppo in fretta, vennero utilizzati come staffette partigiane rischiando la vita. - Scuole militarizzate dai nazifascisti, si frequentavano di rado. - Paura costante, ristrettezze di ogni genere, violenze, tolsero ai bambini il tempo del gioco. - Solo la fantasia e l'incoscienza potevano aiutare i più piccoli a sopportare la guerra.
    Infanzie perdute
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